Caso Da Villa, il sindaco: «La Lega? Tutto a posto»

Mercoledì 26 Aprile 2017
«La sostituzione dell'assessore Da Villa? Ma no... Non ne voglio parlare nel giorno della festa della Liberazione, non ho alcun problema a Ca' Farsetti con la Lega». Il sindaco Luigi Brugnaro, a margine della cerimonia in Ghetto, ha chiarito la propria posizione con il partito di Salvini. «Con la Lega abbiamo solo idee diverse sul referendum ha spiegato - Io ho fortemente sostenuto la città metropolitana, ed è ben strano che pensino che potessi avere idee diverse. Nella bandiera di San Marco il leone ha due zampe in acqua e due in terra e ha anche una piccola montagnola, una fortezza che simboleggia la forza della Serenissima che era stato da mar e stato di terra».
Lei, l'assessore sfiduciata dalla Lega, tira diritto e ieri era a palazzo Ducale alla cerimonia dei premi Festa di San Marco, alzandosi in piedi, con Giovanni Giusto, alle note dell'inno di Venezia. E, tornando a Salvini, emerge un retroscena che spiega in parte il comportamento della Lega negli ultimi giorni. Dopo la netta rottura annunciata per il mancato voto dell'assessore Da Villa contro la delibera di Giunta anti referendum per la separazione di Venezia e Mestre, ci sono state consultazioni e, alla fine, il direttivo di venerdì scorso che è durato fino a tarda notte. E la decisione di sfiduciare l'assessore al Commercio invece di espellerla dal partito, com'era stato invece annunciato nei giorni precedenti, ha colto di sorpresa più di un iscritto.
Pare che la scelta sia stata dettata anche da motivazioni tecniche: fino al prossimo 21 maggio, infatti, non si possono intraprendere azioni definitive contro gli iscritti. Cosa succede il 31 maggio? Dopo le primarie del 14 maggio, il 31 si terrà il Congresso federale del Carroccio che dovrà eleggere il nuovo segretario o riconfermare Matteo Salvini. Ebbene, sembra che il regolamento vieti le espulsioni in questo periodo per non turbare le consultazioni primarie e lo stesso Congresso, e per non creare problemi burocratici con le liste dei votanti.
Per sostenere i candidati segretari federali, infatti, potranno firmare solo gli iscritti al Partito da almeno un anno, ognuno potrà fare un solo nome e avrà l'opportunità di andare a votare in ogni sezione. Sempre secondo il regolamento, potranno aspirare alla nomina a segretario tutti i candidati che avranno racimolato almeno mille voti.
Ogni iscritto, dunque, è importante in questa fase, specie se lo è da più di un anno. La condanna mitigata nei confronti di Francesca Da Villa, potrebbe dunque spiegarsi anche come un effetto di questo meccanismo elettorale, che dura però fino al 31 maggio, dopodiché i leghisti veneziani potrebbero riprendere in mano la vicenda che al momento si è chiusa con il Carroccio che sostiene l'amministrazione Brugnaro solo con i due consiglieri Giusto e Tosi, dopo che anche il governatore del Veneto, Zaia, ha negato di aver proposto per la Giunta il vicesindaco Luciana Colle che non è quindi considerata in quota Lega.
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