Case, la Regione gela il Comune

Mercoledì 29 Marzo 2017
Case, la Regione gela il Comune
«Se davvero la presidente della commissione Turismo del Comune, Giorgia Pea, vuole combattere la proliferazione in città delle affittanze turistiche incontrollate, aggiusti la mira. Perché non sono la Regione e le sue leggi la causa di tale fenomeno, bensì la normativa nazionale sulle locazioni turistiche». A precisarlo è l'assessore regionale al Turismo, Federico Caner. Che da palazzo Balbi, pur giudicando «apprezzabili e condivisibili» le intenzioni manifestate nei giorni scorsi dalla presidente di commissione fucsia, la invita bonariamente a «indirizzare correttamente le sue energie». In altre parole, a fare i compiti, considerato che «la disciplina delle locazioni turistiche è di esclusiva competenza dello Stato che ne tutela l'esercizio».
Respingendo al mittente la proposta di modifica della legge regionale sul turismo annunciata da Pea, e comprensiva di misure che a suo dire andavano incontro alle richieste dell'Unesco, Caner rafforza il concetto ricordando che «il diritto di un proprietario o del titolare di un immobile di locare tale bene è sancito dal Codice civile». E che il Codice del turismo del 2011 afferma chiaramente come gli alloggi locati esclusivamente per finalità turistiche siano regolati dalle disposizioni dello stesso Codice civile in tema di locazioni. Insomma, quella di Caner nei confronti della consigliera-avvocato sembra essere una bacchettata anche in termini professionali: «Certamente la locazione degli immobili ai turisti non è stata inventata con la legge regionale 11/2013, come qualcuno erroneamente asserisce rincara la dose l'assessore È un diritto inalienabile dei cittadini di tutta Italia, proprietari o titolari che siano, quello di poter decidere liberamente se usare di persona un immobile o affittarlo ad altri». Con l'occasione, Caner aggiunge che grazie a questa legge, e prima Regione a livello nazionale nei limiti imposti dal suo statuto ordinario, «il Veneto ha regolato per gli aspetti meramente statistici l'attività di locazione a fini turistici di appartamenti e abitazioni. Facendo emergere ciò che prima era sommerso, e contribuendo a far sì che anche gli ospiti versassero quell'imposta di soggiorno che il Comune di Venezia non disdegna di incamerare». E in modo non meno ironico, conclude ricordando alla presidente Pea che «è proprio l'articolo 27 bis della norma che lei vorrebbe modificare, a obbligare i titolari di locazioni turistiche a registrare le loro strutture all'anagrafe regionale».
© riproduzione riservata

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci