L'APPELLO
VENEZIA Calle del Ponte Storto sarebbe una zona a rischio. A confermarlo una lettera firmata che trova spunto dall'episodio riportato dal nostro giornale martedì scorso riguardante la 73enne aggredita e derubata sotto casa: stava aprendo la porta quando uno sconosciuto l'ha sorpresa alle spalle e l'ha scaraventata a terra rubandole la borsa e lasciandola sotto choc e dolorante per la rovinosa caduta.
Di seguito la missiva giunta in redazione che pubblichiamo integralmente.
«A proposito dello scippo avvenuto domenica in Calle del Ponte Storto (il sottoscritto ha udito le urla della signora scippata, ma non ha visto lo scippo), va detto che da anni invano si è cercato di indirizzare l'attenzione delle forze dell'ordine su questo stretto budello dove, mettendo un palo sul lato di San Stae e uno su quello di Campo San Boldo, ogni agguato e ogni crimine può essere compiuto anche in pieno giorno. Incendi fuori della porta, furti con scalata alle finestre, reiterate violazioni di domicilio e violenze private, danneggiamenti di ogni tipo, molestie di mendici e sedicenti rappresentanti, ora scippo con agguato sono alcuni dei crimini segnalati e/o denunciati, ai quali - scrive il residente - non è mai seguita idonea sorveglianza né l'auspicato posizionamento di telecamere collegate alle centrali operative delle forza dell'ordine. A che serve la ronda di sempre diversi poliziotti di quartiere che non prendono nota delle segnalazioni? Che controllo garantisce la turnazione dei diversi corpi se poi non si travasano tra loro alcunché e che a volte mettono in dubbio le segnalazioni di noi residenti? Chi vigila sull'operato di eventuali formazioni di controllo del territorio non istituzionali - o di mandato superiore - che non si sa a chi afferiscono e con che tipo di legame? Qualcuno risponda a queste domande».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA VENEZIA Calle del Ponte Storto sarebbe una zona a rischio. A confermarlo una lettera firmata che trova spunto dall'episodio riportato dal nostro giornale martedì scorso riguardante la 73enne aggredita e derubata sotto casa: stava aprendo la porta quando uno sconosciuto l'ha sorpresa alle spalle e l'ha scaraventata a terra rubandole la borsa e lasciandola sotto choc e dolorante per la rovinosa caduta.
Di seguito la missiva giunta in redazione che pubblichiamo integralmente.
«A proposito dello scippo avvenuto domenica in Calle del Ponte Storto (il sottoscritto ha udito le urla della signora scippata, ma non ha visto lo scippo), va detto che da anni invano si è cercato di indirizzare l'attenzione delle forze dell'ordine su questo stretto budello dove, mettendo un palo sul lato di San Stae e uno su quello di Campo San Boldo, ogni agguato e ogni crimine può essere compiuto anche in pieno giorno. Incendi fuori della porta, furti con scalata alle finestre, reiterate violazioni di domicilio e violenze private, danneggiamenti di ogni tipo, molestie di mendici e sedicenti rappresentanti, ora scippo con agguato sono alcuni dei crimini segnalati e/o denunciati, ai quali - scrive il residente - non è mai seguita idonea sorveglianza né l'auspicato posizionamento di telecamere collegate alle centrali operative delle forza dell'ordine. A che serve la ronda di sempre diversi poliziotti di quartiere che non prendono nota delle segnalazioni? Che controllo garantisce la turnazione dei diversi corpi se poi non si travasano tra loro alcunché e che a volte mettono in dubbio le segnalazioni di noi residenti? Chi vigila sull'operato di eventuali formazioni di controllo del territorio non istituzionali - o di mandato superiore - che non si sa a chi afferiscono e con che tipo di legame? Qualcuno risponda a queste domande».
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