Cacciari ricandida Renata Codello

Mercoledì 16 Gennaio 2019
Cacciari ricandida Renata Codello
POLITICA
VENEZIA Per Massimo Cacciari la candidata ideale per cercare di strappare il Comune a Luigi Brugnaro è l'ex sovrintendente Renata Codello, ex segretario generale dei beni culturali e attuale direttrice Affari istituzionali della Fondazione Cini. Una proposta che lei a dire il vero aveva già rifiutato nel 2015, ma che il filosofo ha ancora sul piatto. Solida amicizia, più di qualche collaborazione in comune (l'ultima, nel comitato scientifico che organizza l'attività di Fondazione Pellicani e Centro Studi di politica internazionale di Piero Fassino), Cacciari vede Renata Codello a capo di una civica che riunisce le forze moderate di centro sinistra. Anche perché per il filosofo, cercare l'appoggio del Pd oggi vorrebbe dire vagare come Diogene con la famosa lanterna. Invano.
I TRAVAGLI DEL PD
Il Pd, prima di tutto, deve infatti risolvere il problema della segreteria nazionale e dei circoli, poi fare i conti con le correnti vincenti e perdenti. Nel frattempo c'è chi si muove per cercare sponde in associazioni o organizzazioni, ma di concreto non è stato messo giù nulla. Si viaggia ancora nella nebbia e tutto viene lasciato a iniziative personali. Come quella di Ugo Bergamo, ad esempio, che sta riunendo pezzi di società civile attorno a un'altra civica che potrebbe anche avere il suo nome.
IL SOGNO BARATTA
Resta, questo sì, un sogno. Tentare l'operazione impossibile che frulla in qualche ambiente: convincere il presidente della Biennale, Paolo Baratta, a presentarsi con un fronte il più ampio possibile, dopo che scadrà il suo mandato in Fondazione (a dicembre di quest'anno, pochi mesi prima delle elezioni). Il piano B (o A, a seconda che l'ipotesi Baratta venga presa in considerazione) è l'ex sovrintendente della Fenice, Cristiano Chiarot.
BRUGNARO E LA LEGA
Nel frattempo, Brugnaro non si cura certo di ciò che avviene nel centrosinistra. In Facebook gira un post a metà tra il vaticinio e l'auspicio politico (per chi lo ha scritto, chiaramente): La Lega farà perdere Brugnaro. Concessi e ammessi al sindaco tutti gli scongiuri del caso, quel post disegna uno scenario possibile. E cioè che il Carroccio, forte del peso nazionale, voglia mettere le mani anche su Venezia, mettendo i bastoni tra le ruote alla ricandidatura dell'attuale sindaco. Qualche segnale minimo c'è già stato, in Consiglio comunale: con i consiglieri leghisti Tosi e Giusto che sono passati a un atteggiaento più critico a partire dal bilancio (che oltre a essere un atto contabile è anche e soprattutto un atto poltico). Ora, il governatore Luca Zaia ha rassicurato Brugnaro sulla correttezza della Lega, ma da qui alla primavera del 2020 i mesi sono tanti e una candidatura di un leghista al primo turno è tutt'altro che ipotesi fantascientfica, anche se molto più realistica è, a oggi, l'ipotesi di un sostegno del Carroccio a Brugnaro fin dal primo turno, ma con un peso ben maggiore rispetto al 2015 che, in caso di vittoria, potrebbe far perdere ai fucsia la maggioranza assoluta in Consiglio. Per questo c'è già chi dice che il cappotto del 2015 non si ripeterà più e che, se Brugnaro dovesse rivincere, non avrà più lo stesso strapotere di oggi.
IL SINDACO SI BLINDA
Congetture di campo avverso, ovviamente, alle quali i fucsia contrapporranno i risultati ottenuti in cinque anni di mandato, presentando un lavoro iniziato che, per essere completato, necessiterà di altri cinque anni. Brugnaro intanto si sta muovendo sul fronte nazionale: ha stretto un patto d'acciaio con il presidente della repubblica Mattarella, ha acquisito peso all'interno dell'Anci (l'associazione dei Comuni), ha più volte manifestato il suo appoggio al vicepremier Salvini e si è sempre detto filogovernativo. Non solo, ma guarda con attenzione a un'area moderata che va da Antonio Tajani a Carlo Calenda e che viene intercettata nel triangolo Venezia-Padova-Treviso dall'associazione Politic@informazione promossa dall'amico Andrea Causin e che debutterà venerdì 24 a Ca' della Nave a Martellago con un incontro a cui parteciperanno gli stessi Tajani e Brugnaro, con il presidente nazionale delle Acli Roberto Rossini.
Davide Scalzotto
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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