C'è una Gioconda per Dedica

Mercoledì 20 Febbraio 2019
C'è una Gioconda per Dedica
IL FESTIVAL
Una vita in prima linea, tra l'impegno civile, la poesia, la politica e la scrittura: Gioconda Belli, autrice del Nicaragua nata in una famiglia di origini piemontese, sarà la protagonista della intesa settimana di Dedica, il festival letterario che quest'anno festeggia i 25 anni, organizzato a Pordenone dall'associazione Thesis e in programma dal 9 al 16 marzo. La manifestazione presentata ieri dal curatore artistico Claudio Cattaruzza si compone di dodici appuntamenti, tra rappresentazioni sceniche, conferenze e approfondimenti sul Nicaragua, una mostra e due anteprime nazionali, del nuovo romanzo di Gioconda Belli Le febbri della memoria (tra i dieci finalisti del premio biennale di letteratura Mario Vargas Llosa) e del film documentario ¡Las Sandinistas! di Jenny Murray.
DA SANDINO E RITORNO
La vita di Gioconda Belli è quella di una donna, di una guerrigliera coinvolta nella prima rivoluzione sandinista degli anni Settanta, costretta all'esilio, salvo poi rientrare in patria dove ha assunto importanti ruoli politici; testimone del proprio tempo e del proprio Nicaragua, anche quando ha preso le distanze dal fronte sandinista, fino ad essere diventata oggi una delle principali voci critiche dell'attuale presidente Daniel Ortega, il rivoluzionario con cui negli anni Settanta condivideva la battaglia. Un impegno civile che non le risparmia amare critiche, come accaduto nei giorni scorsi quando il messaggio in cui annunciava con gioia la partecipazione al festival in Italia è stato duramente commentato da contestatori.
TANTI APPUNTAMENTI
La forza della sua voce è quella della poetessa e della romanziera che a Pordenone sarà possibile ascoltare in un ventaglio di appuntamenti: a iniziare sabato 9 marzo alle 16.30 dall'inaugurazione al Teatro Verdi quando Belli sarà intervistata dalla scrittrice Federica Manzon, autrice anche di una intensa intervista che sarà pubblicata nella monografia che ciascun anno Thesis dedica al protagonista della manifestazione. Il Nicaragua rimane il cuore pulsante nella narrativa così come nella scrittura poetica di Belli, un Paese diventato emblema della storia del Centro America, dagli anni Settanta ad oggi, come sarà evidente nella mostra fotografica che inaugurerà domenica 10 dove saranno esposti gli scatti del fotoreporter nicaraguense Inti Ocón in cui si dà conto del doppio volto del Paese latino-americano: ai frammenti di normale quotidianità si giustapporranno immagini che ritraggono il perdurante stato di tensione nel Paese, la fuga di migliaia di abitanti. Si stima che un sesto dei nicaraguensi oggi vivano all'estero, così come Belli, che risiede in California. Le radici europee riecheggiano nel suo ultimo libro Le febbri della memoria in uscita in Italia per Feltrinelli il 7 marzo, romanzo che sarà presentato in anteprima nazionale a Dedica il 14 marzo dall'autrice intervistata dalla giornalista e scrittrice Loredana Lipperini, un romanzo di amore, mistero per il quale sempre giovedì 14 a Belli sarà conferito il premio Una vita nella scrittura Crédit Agricole FriulAdria.
ATTRICI IN PRIMO PIANO
Impegno civile e responsabilità dello scrittore saranno al centro della conferenza di martedì 12 marzo a Venezia, che segna la collaborazione tra Dedica e Incroci di civiltà. La 25ma edizione di Dedica sarà al femminile - a Belli verrà tributato il riconoscimento Airone di carta da parte di Carta di Pordenone, oltre al Sigillo della Città che le consegnerà il Comune di Pordenone - ma anche nelle donne che sul palco onoreranno Gioconda Belli: le attrici Lucilla Giagnoni nella lettura scenica tratta dal romanzo La donna abitata e Isabella Ragonese nella recital di poesie (con interventi musicali di Claudio Cojaniz). Fino a chiudere il festival sabato 16 con Ecplise, concerto in Trio di Chiara Civello, una delle voci italiane più interessanti della scena jazz, concerto in collaborazione con Circolo Controtempo.
Valentina Silvestrini
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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