Burano e le isole chiedono procedure semplificate per l'utilizzo degli edifici

Giovedì 23 Marzo 2017
Burano e le isole chiedono procedure semplificate per l'utilizzo degli edifici
(M.Lamb.) Un processo di semplificazione delle normative urbanistiche ed edilizie e maggiori servizi alla persona per evitare l'ulteriore spopolamento dell'isola. Questo quanto hanno richiesto i buranelli l'altra sera all'assessore all'Urbanistica ed edilizia privata, Massimiliano De Martin, accompagnato dalla presidente della commissione Urbanistica Lorenza Lavini e dalla consigliera Francesca Rogliani, per presentare il Piano degli interventi del Comune che prevede, entro il 30 giugno l'invio da parte dei cittadini di progetti da realizzare nel territorio. Per l'amministrazione, insomma, un'apertura totale e una scelta di democrazia, anche se dai cittadini stessi sono arrivate molte critiche. «Vanno agevolati gli investimenti, come l'albergo diffuso, ma con una attenzione particolare a non modificare l'equilibrio locale commenta il delegato della Municipalità, Matteo Regazzo Prima la residenza, questo l'appello che facciamo. Non si facciano agevolazioni per i detentori di capitali che vogliono investire in isola sfruttandone l'immagine e, ancora una volta, non si incentivi la residenza lasciando ingessato tutto in norme troppo stringenti per chi vuole vivere a Burano: questo deve diventare il piano degli interventi e non solo degli investimenti».
Con Burano, si conclude il giro delle isole della laguna nord che ha visto la presenza dell'assessore anche a Murano e a Sant'Erasmo dove sono emerse varie esigenze e criticità: per Sant'Erasmo è stata chiesta la costruzione di capannoni per la trasformazione degli ortaggi, un maneggio, una semplificazione delle pratiche, l'affitto degli alloggi vuoti e un bar in centro; a Murano, residenti, associazioni e alcuni imprenditori stanno compilando un documento da inviare all'assessore nella quale sarà espressa una posizione contraria all'apertura di nuovi hotel e, al contrario, l'incentivazione alle attività artigianali.
«Ci hanno detto che vogliono provvedere al cambio di destinazione d'uso dei capannoni industriali dismessi per fare nuovi hotel, ma siamo contrari spiega Lucia Cimarosti Tra le cose che chiederemo ci sarà una fiera permanente di cui si parla da anni, ma anche l'aumento dei servizi e un occhio di riguardo alla residenza».
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