Brizzi, archiviate le accuse di molestie

Giovedì 24 Gennaio 2019
IL CASO
L'incubo è finito. Fausto Brizzi è ufficialmente, definitivamente innocente. Sono state archiviate le accuse di molestie sessuali a carico del regista: lo ha decretato il gip di Roma, Alessandro Arturi, «rigettando l'opposizione delle persone offese». Già la Procura, nell'agosto scorso, aveva chiesto l'archiviazione ritenendo infondate le denunce presentate da tre ragazze per episodi risalenti rispettivamente al 2014, 2015 e 2017. Gli inquirenti non avevano riscontrato profili di natura penale anche in due casi risalenti ad alcuni anni fa, le cui denunce erano arrivate oltre i termini di legge.
VITA TERREMOTATA
Brizzi, 50 anni, dopo 13 mesi di gogna mediatica recupera dunque la rispettabilità e la carriera alla vigilia dell'uscita del suo nuovo film Modalità aereo (nelle sale il 21 febbraio, distribuito da 01). «Diciamo che il gip è stato tempestivo, non potete immaginare che sollievo è il suo pronunciamento», sorride il regista, prima di chiudersi in riunione con i vertici di RaiCinema per decidere la strategia di promozione del film.
Ma la sua vita è stata terremotata, così come il matrimonio con Claudia Zanella, dai servizi-choc di Dino Giarrusso andati in onda a Le Iene nel novembre 2017 in piena tempesta per il caso Weinstein mentre il furore giustizialista del movimento #MeToo faceva rotolare molte teste di molestatori o presunti tali: una decina di ragazze, quasi tutte a volto coperto, avevano accusato il regista di averle costrette a subire abusi sessuali contro la loro volontà. Lui si era sempre difeso affermando di non aver mai avuto rapporti «che non fossero consenzienti».
Ma lo tsunami appariva inarrestabile. Senza processo, senza prove, il cinema aveva subito ostracizzato l'autore di tanti successi. Brizzi aveva dovuto dimettersi dalla società WildSide. Ed era stato licenziato in tronco da Warner Bros che aveva cancellato il suo nome dal film Poveri ma ricchissimi, campione d'incassi a Natale. Solo Luca Barbareschi, andando controcorrente, aveva messo sotto contratto il regista per tre anni: il primo titolo è proprio la commedia Modalità aereo con Paolo Ruffini, Lillo, Violante Placido. «Si chiude definitivamente», dice l'avvocato di Brizzi, Antonio Marino, «la vicenda relativa allo scandalo delle molestie apertasi con i servizi delle Iene».
LA REAZIONE
Commenta Davide Parenti, storico patron della trasmissione di Italia 1: «La legge è fatta così, ce lo aspettavamo. Non significa che le storie da noi raccontate non siano vere. Che Brizzi ci quereli, così verrà fuori la verità». Mentre applaudono l'archiviazione i colleghi e gli amici di Brizzi, da Maurizio Costanzo a Enrico Lucherini, interviene un altro Parenti, il regista Neri: «Fin dall'inizio», dice, «ho difeso Fausto beccandomi gli agguati delle Iene: ero che certo che le cose non stessero come ce le stavano raccontando». E proprio per le Iene è intervenuta la redazione Mediaset: «Se davvero ritiene di aver agito nella totale trasparenza e onestà, Brizzi denunci Le Iene . Siamo pronti a portare davanti ad un tribunale le dettagliate testimonianze che abbiamo raccolto. Così si potrebbe chiarire se, raccontando le storie di quelle 15 ragazze che non possono più denunciare il regista perché è passato troppo tempo dai fatti, abbiamo diffamato Brizzi o abbiamo fatto il nostro dovere. Naturalmente anche fuori dalle aule di tribunale Brizzi può venire e confrontarsi con noi così come più volte gli abbiamo chiesto senza mai ottenere risposte».
Gloria Satta
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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