Botta e risposta sul bar in piazzale

Domenica 24 Febbraio 2019
VENEZIA «Tutti dovete sapere cosa sta succedendo alla mia famiglia». Poi via di racconto in un post pubblicato sulla pagina Facebbok Sciopero dell'abbonamento Actv e scritto da Giacomo Capitanio, figlio dei proprietari del bar sul piazzale al ferry boat al Tronchetto. «L'Actv coalizzata con il Comune ci vogliono far chiudere per sempre e aprire il loro bar che si sono già costruiti. Oltre ad aver investito tutti i nostri risparmi il Comune non vuole trovarci un posto sostitutivo così da farci perdere tutto e lasciarci in strada - continua il post - Invece di migliorare il servizio del ferry boat, magari acquistando barche nuove e più grandi, pensano ad aprirsi il bar». A stretto giro di post è arrivata la replica del Comune che, su Facebook, ha spiegato come «l'area su cui insiste l'attività è passata di proprietà dal Comune di Venezia ad Actv nel 2007» diventando così da pubblica a privata, portando con sé la conclusione della concessione di suolo pubblico e sollevando il Comune dall'obbligo di ricollocamento. Un fatto, si legge nella risposta, che i gestori del bar conoscevano dal 2012. «Si tratta di un'occupazione abusiva di un'area di proprietà privata» e nel 2017 «lo sgombero è diventato urgente» per il rifacimento del terminal e la realizzazione del doppio approdo del ferry.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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