Bivacco e cibi caldi a San Bortolomio Un gruppo di cinesi pranza tra le proteste

Sabato 24 Marzo 2018
PICNIC SELVAGGIO
VENEZIA L'estate cafona è ancora lontana ma già ricominciano i bivacchi selvaggi dei turisti a Venezia, e nemmeno tanto nascosti. Giovedì mattina verso le 11.30, sotto il monumento di Carlo Goldoni in campo San Bortolomio, un gruppetto di cinesi ha iniziato a banchettare. Il campo a quell'ora era pieno di persone e un paio di veneziane, alla scena, hanno ripreso in malo modo i maleducati, appellandosi al regolamento sul decoro.
THERMOS E PIATTINI
A Venezia si è purtroppo abituati a scene simili con le alte temperature, quando i foresti perlopiù in canottiera e mezze maniche, consumano pizze o panini sugli scalini della procuratie in piazza San Marco o sui gradini dei ponti. Questa volta però, la decina di turisti cinesi portava cappotti e abiti pesanti. Non studenti, non giovani, ma persone di mezza età. Un veneziano che passava in campo in quel momento ha fotografato la scena di malcostume: il gruppo si è fermato sotto la statua di Goldoni e ha tirato fuori tutto l'armamentario per il pranzo: tupperware e forchette, ciotoline e un thermos di acqua bollente. Le vivande sono state poi distribuite sulle ciotole di colore rosso a mo' di piattini e l'acqua calda è stata versata sul doppio fondo dei contenitori per riscaldare il cibo che era stato portato da casa. A distribuire le porzioni una cinese del gruppo che aveva appoggiato contenitori e thermos per terra e sullo scalino del monumento. Una volta che tutti i cinesi hanno avuto il loro piattino, hanno iniziato a consumare in piedi, tra gli zaini e i contenitori appoggiati a terra. A detta del testimone, senza remore o scrupoli, convinti che banchettare per strada, sotto il monumento storico, con spaghetti di soia e cibi preparati a casa e appoggiati sui masegni sia la cosa più normale del mondo. Un problema di educazione, ma forse anche di cultura. Perché se a Venezia ormai se ne vedono di tutti i colori sul fronte dei bivacchi, solitamente si punta il dito contro un singolo o una coppia. In questo caso, invece, si trattava di un gruppo di una decina di persone di mezza età, organizzato di tutto punto con viveri e bevande. E qualcuno non ci ha più visto.
LE PROTESTE
Tra il viavai di passanti in Piazza c'è chi si è fermato a guardare la scena e chi ha inziato a criticare il gruppetto di cinesi. Due veneziane hanno alzato la voce richiamando all'educazione gli sprovveduti che però le guardavano senza capire cosa stessero facendo di sbagliato. «Vergognatevi, siete sotto un monumento storico, non si può mangiare per strada». Infatti, anche il regolamento di polizia urbana prevede sanzioni dai 25 ai 500 euro per chi bivacca per strada, ma nessuno ha chiamato i vigili.
G iorgia Pradolin
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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