Dal lungolaguna a Città Giardino all'improvviso sbucano fuori le pantegane: e tra la gente, assiepata lungo la riva per vedere i fuochi del Redentore, è un fuggi fuggi generale. Questo il curioso fuoriprogramma successo al Lido sabato sera durante i fuochi del Redentore. Momenti di tensione ci sono stati anche perché un automobilista, sempre lungo la riviera, si è fermato in centro strada, probabilmente pensando che il traffico fosse bloccato. In questo modo, proprio durante i fuochi, impediva il passaggio degli altri veicoli, e si è reso necessario l'intervento della polizia municipale per riportare la calma. Per il resto tutto è filato liscio e non si sono verificati molti altri problemi. Anche il Lido ha vissuta all'insegna della tradizione la festa del Redentore: tavolate con luci e addobbi preparate su tutto il lungo laguna, grigliate ai Murazzi, e poi la festa danzante con migliaia di persone all'Aurora Beach, prima dell'attesa dell'alba in spiaggia. La polizia di stato è dovuta intervenire per sedare alcune liti al Blue Moon: liti che per fortuna si sono fermate ad insulti e offese verbali, senza mai passare alle vie di fatto per il tempestivo intervento della polizia. Molti litiganti probabilmente avevano alzato troppo il gomito in preda ai fumi dell'alcol. E infatti, ieri mattina, tanti giovani erano stesi in mezzo alla strada che dormivano, o agli imbarcaderi Actv ubriachi dalla sera precedente. La security del Blue Moon ha recuperato abbandonato sulla spiaggia uno zainetto con nascosti all'interno una cinquantina di portamonete, tutti con soldi, documenti personali, bancomat e carte di credito. Forse potrebbero essere effetti personali rubati. La guardia giurata ha raccolto tutto e ieri mattina lo zaino è stato consegnato negli uffici del posto di polizia del Lido. Grande successo anche del Redentore decentrato a Pellestrina, in piazzale Zendrini: per il terzo anno sono arrivati i giochi gonfiabili per bambini, musica e intrattenimento per tutti anche in isola.
Lorenzo Mayer
© riproduzione riservata
Lorenzo Mayer
© riproduzione riservata
