Antiquariato fantasma in cambio di 10mila euro

Mercoledì 11 Gennaio 2017
Sono accusati di essersi fatti versare con l'inganno 10 mila euro in contanti in cambio della promessa, poi non mantenuta, di consegnare alcuni mobili antichi che costituivano l'arredo di un palazzo veneziano, a poca distanza da campo Santa Maria del Giglio. Luciana Gastaldon, 68 anni, residente a Musile del Piave e il marito, Paolo Lazzari, 70 anni, sono stati citati a giudizio di fronte al giudice Andrea Battistuzzi con l'accusa di truffa. A querelarli, per un episodio che nel capo d'imputazione viene collocato all'inizio del 2009, è stata una collezionista sessantenne di Albignasego, la quale ha riferito nel corso della prima udienza di essere stata tratta in inganno dalla coppia, a cui si era rivolta anche in precedenza per acquistare oggetti antichi. In passato, a fronte del pagamento concordato, gli oggetti le erano stati consegnati, al contrario di quanto accadde per i mobili. Inizialmente la Gastaldon aveva precisato di non avere ancora la disponibilità di quei mobili, facenti parte di un'eredità. Poi però, per bloccare la prenotazione, chiese alla collezionista padovana 10 mila euro, consegnandole a garanzia un assegno postdatato da 11mila euro che, al momento dell'incassò, risultò bloccato a seguito della denuncia di smarrimento.
I due imputati, difesi dall'avvocatessa Laura Mattucci respingono gli addebiti e nell'udienza di ieri sono stati ascoltati alcuni testimoni. Il processo è stato quindi rinviato al 14 marzo, data in cui il reato potrebbe essere già dichiarato prescritto per il troppo tempo trascorso.
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