Antenne sulle chiese Ora nasce un comitato

Mercoledì 16 Gennaio 2019
IL CASO
VENEZIA «Altre tre?». «Ma come, è impossibile». A San Trovaso da lunedì non si parla d'altro. Perché sul campanile della chiesa sono spuntate altre tre antenne, destinate a far compagnia alle otto che da inizio dicembre - pian piano, ma non tra il silenzio di tutti - si sono arrampicate fin sopra al campanile. Con buona pace del parroco don Andrea Longhini e con la rabbia schiumata dai residenti. Che adesso si sono decisi a passare alla controffensiva. Tradotto: l'istituzione di un comitato popolare forte di 120 firme già raccolte alla libreria La Toletta e la volontà di rivolgersi ad un avvocato.
«Vogliamo capire fino in fondo il senso di queste antenne e anche la loro pericolosità - spiega Filippo Brass, commercialista e anima del movimento in via di definizione - Ci dicono che non sono antenne pericolose, ma intanto continuano a montarle. Lunedì mattina mi ha chiamato mia moglie e mi ha detto che nella notte ne avevano installate altre tre. A quel punto ho scritto una mail al parroco che in tutta risposta mi ha detto di non saperne nulla e di non credere che ci siano stati altri lavori. Le antenne però sono lì, basta contarle». La lotta dei residente, che riguarda buona parte del sestriere di Dorsoduro, era iniziata nei primi giorni di dicembre, quando alcuni operai avevano dato via ai lavori di montaggio». Tra i temi che più stanno a cuore ai firmatari della lettera, anche il fatto che «la diocesi abbia agito in maniera unilaterale, senza sentire il sestriere e la comunità. Hanno deciso di installare un' antenna che emette onde elettromagnetiche che noi però non controlliamo, ogni quanto si controllerà adesso?». Nella petizione che ogni giorno aumenta in fatto di sottoscrittori, i residenti della zona lamentavano già l'installazione delle otto antenne Tim e Wind, a cui adesso si aggiungono quelle comparse sul campanile di San Trovaso lunedì mattina. Secondo loro le antenne andrebbero a vantaggio solamente dei turisti, senza però pensare alla salute di chi abita tra quelle calli e che sarebbe quindi costretto a convivere costantemente con le onde emesse. Che, spiegava il parroco in un bollettino, sono già stata controllate da Arpav e hanno ricevuto il via libera all'installazione in quanto non dannose per l'uomo. La decisione di piazzare antenne di telefonia mobile su San Trovaso era stata presa dalla parrocchia nel 2016.
N. Mun.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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