Aido, boom di consensi alle donazioni di organi con le nuove carte d'identità

Sabato 24 Febbraio 2018
IL BILANCIO
MESTRE È boom di persone disponibili a dare il consenso alla donazione degli organi. A far decollare sensibilmente le disponibilità è la nuova possibilità di dire il proprio sì nelle anagrafi comunali al momento del rinnovo della carta d'identità. L'anno scorso, il primo di piena operatività di questo nuovo strumento introdotto a fine 2016, nel Comune di Venezia hanno manifestato così la propria volontà ben 2.841 persone. Un numero altissimo se confrontato con i 13mila che in 40 anni si sono iscritti all'Aido, e agli appena 171 che in molti anni l'hanno invece depositata all'Ulss per il distretto cittadino.
Di pari passo, in tutta la provincia a esprimere il proprio consenso nelle anagrafi sono stati in 12mila, a fronte di 30mila iscritti all'Aido che sul territorio ha attive 25 sezioni comunali e altri 3.076 che hanno scelto la strada dell'azienda sanitaria. I dati sono emersi nel corso della conviviale del Rotary Club Venezia Mestre che all'hotel Bologna ha celebrato i 113 anni del Rotary e i 45 dell'Associazione italiana per la donazione degli organi, tessuti e cellule che ricorrono dopodomani, lunedì. Ospiti del sodalizio presieduto da Tiziana Agostini sono stati la presidente nazionale di Aido, la veneziana Flavia Petrin, il presidente provinciale Francesco Lorenzon e l'ideatrice dell'associazione La stanza di Jacopo, Fausta Tocchio, alla quale sono stati consegnati i proventi del concerto dello scorso 30 novembre al teatro Toniolo con Tony Pagliuca, Aldo Tagliapietra e gli Uragani. «Due mestrini hanno dato un impulso importantissimo alla promozione della donazione degli organi: Costante Degan, che fu il ministro della Sanità più vicino ad Aido, e Cesare Gardellin, colonna dell'associazione in provincia», ha detto Lorenzon. «Stiamo facendo passi in avanti da gigante, ma dobbiamo crescere ancora di più per ridurre le attese di trapianti ha sottolineato Petrin . La cultura del dono va promossa a tutti i livelli, soprattutto tra i più giovani, tenendo conto che se sul piano nazionale le opposizioni si attestano al 10%, al momento della scomparsa di un congiunto salgono al 28,5, molto meno del 40 di una volta, ma fanno capire quanto incida il dolore del momento e quanto sia opportuno sensibilizzare e accompagnare la cittadinanza a scegliere consapevolmente prima».
Alvise Sperandio
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