Aggredita con una cinghia al collo

Mercoledì 11 Gennaio 2017
Aggredita con una cinghia al collo
Aggressioni di Capodanno: anche una veneziana è sfuggita ad un malintenzionato straniero. Dopo la turista tedesca di 42 anni, verso la quale un magrebino ha tentato violenza sessuale nell'atrio di un palazzo, fortunatamente poi salvata da un veneziano che rincasava, un altro extracomunitario, sembra anche lui magrebino, ha aggredito Chiara B., di 29 anni, residente nella zona di fondamenta degli Ormesini, ma domiciliata fuori città.
La notizia è trapelata solo ieri, dopo la denuncia alle forze dell'ordine il 2 gennaio. La ragazza era di ritorno da una festa all'F30, nei pressi della stazione ferroviaria. Erano circa le 5 del mattino e, verso campo san Geremia, la giovane è stata avvicinata da quello che nella denuncia si definisce presumibilmente magrebino, alto e magro. L'uomo l'ha fermata con la scusa di chiederle un'informazione, ma poi ha cominciato a seguirla verso gli Ormesini. Ad un certo punto l'ha afferrata e tenendola ferma si è sfilato la cinta dei pantaloni. Con questa ha stretto la ragazza al collo, non si sa se per tentare di strangolarla o comunque per bloccarla. Chiara, dopo un attimo di smarrimento, ha reagito divincolandosi, anche perché per buona sorte l'alto bavero del giaccone non permetteva del tutto la stretta e faceva scivolare la pelle della cintura. La ragazza, dopo una breve colluttazione, si è allontanata correndo e gridando al fuoco, al fuoco, come le è stato insegnato, dal momento che l'allarme risulta più efficace del tradizionale al ladro e può richiamare dalle finestre persone preoccupate per la loro incolumità. Così è stato: qualche finestra si è illuminata e, anche per il sopraggiungere dal lato opposto della strada di un passante richiamato dalle invocazioni di aiuto, l'assalitore si è velocemente dileguato, permettendo alla giovane di rincasare senza ulteriori problemi, anche se in forte stato di agitazione.
In seguito, Chiara ha raccontato l'episodio a tutte le sue amiche, dettagliando quanto le era successo e pregandole di fare molta attenzione quando rincasano a tarda sera. Due aggressioni nella stessa notte, quella che dovrebbe salutare l'anno nuovo con festa ed allegria. Violenze che non appaiono più casi isolati e fanno pensare: entrambe avvenute contro donne e perpetuate in una delle città storiche un tempo considerata fra le più sicure.
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