AFFASCINANTE
ALBEROBELLO
Dallo stato simbolo del Far West adagiato sulle sponde

Martedì 13 Febbraio 2018
AFFASCINANTE
ALBEROBELLO
Dallo stato simbolo del Far West adagiato sulle sponde del Pacifico alla perla ligure simbolo della Riviera di Levante il viaggio è lungo. Ancora più rilevante il salto dalla mitica California alla sua erede Portofino che diventa il nuovo modello d'ingresso nell'esclusivo pianeta Ferrari. Chiunque lancia un nuovo prodotto ha l'obbligo di farlo meglio del precedente. Questa regola, però, è particolarmente rigida a Maranello poiché quando un nuovo Cavallino mette le ruote in strada deve essere l'assoluto riferimento della categoria o addirittura crearne una nuova a cui nessuno aveva in precedenza pensato. Essere una Rossa non è certamente una gabbia.
NUOVI TERRITORI
I gioielli del più famoso brand automotive del mondo sono il simbolo del lusso, dell'esclusività e delle performance, un approccio che, come ha dimostrato la storia, può essere declinato in vari modi, anche adeguandosi ai tempi che cambiano. Per questo non ci sarà da meravigliarsi quando arriverà il Fuv (l'interpretazione sport utility secondo i maestri di Maranello) o della recente dichiarazione quasi scontata del presidente Marchionne: «Quando arriverà il momento delle supercar elettriche potete essere certi che la prima a farla sarà la Ferrari». Questa filosofia antica e moderna ha portato un decennio fa alla nascita della California, la più piccola delle GT di Maranello, la più versatile e accessibile, un modello che prima non c'era e che ha consentito di scoprire tanti nuovi ferraristi. Un successo importate che adesso accelera con la Portofino nata da un progetto tutto nuovo. Oltre a sfruttare i progressi della tecnologia e l'esperienza accumulata con la California, i tecnici di Maranello hanno ascoltato con grande attenzione i suggerimenti dei clienti della precedente baby Ferrari. Il 70% di questi per la prima volta ha acquistato un Cavallino facendo salire del 150% l'utilizzo giornaliero dell'auto rispetto ai proprietari dei modelli Sport (le attuali 812 Superfast e 488). Utilizzatori che sfruttano anche i sedili posteriori per il 30% del tempo. Le richieste erano chiare: più comfort e versatilità, ma anche più performance poiché i ferraristi GT tengono alle prestazioni quasi quanto i driver delle Sport. Essendo passati 10 anni dalla prima California (la T è arrivata nel 2014) i tecnici sono potuti partire da un foglio bianco e i risultati, eccellenti, sono da primato. Le dimensioni esterne della Portofino sono molto simili a quelle della California, ma il team di design diretto da Flavio Manzoni ha lavorato per dare una nuova personalità all'auto.
VERA FAST-BACK
A differenza del precedente modello, e di quasi tutte le interpretazioni delle coupé-convertibili che sono delle vetture aperte con tetto rigido a scomparsa, la Portofino è una meravigliosa coupé in grado far sparire nel bagagliaio in soli 14 secondi (anche in velocità fino a 40 km/h) il tettuccio in metallo. La linea, infatti, non ha traccia di terzo volume, è perfettamente fast-back, con un cofano anteriore lungo e una coda filante come la mitica Daytona. Oltre alla bellezza, grande cura è stata dedicata all'efficienza aerodinamica per ridurre il Cx (ora 0,312), migliorare il raffreddamento, incrementare il carico. Sia all'esterno che all'interno le linee sono a sviluppo orizzontale (i gruppi ottici posteriori sono stati spostati sui parafanghi) per esaltare la sensazione di larghezza e di feeling con il fondo stradale. Grazie all'utilizzo di nuovi materiali e di inedite tecniche costruttive la scocca è più rigida del 35% con picchi del 50% nei punti dove si ancorano le sospensioni. Il montante A, prima composto da 21 elementi, adesso è in soli 2 pezzi, la carenatura del fondo diventata in alluminio è strutturale e consente di risparmiare peso, l'anima dei sedili è addirittura in magnesio per aumentare lo spazio dei passeggeri posteriori (+5 cm per le gambe).
CLIMATIZZAZIONE MIGLIORE
Più leggero e più potente anche il climatizzatore, mentre la connettività è al top con due display sul cruscotto ai lati del contagiri, un grande schermo centrale touch da oltre 10 pollici e un altro sul lato destro per far avere anche al passeggero le informazioni personalizzate. Il peso, in totale, è sceso di 80 kg (1.545 a secco) che con la potenza aumentata di 40 cavalli e un assetto molto più raffinato spingono le performance e il piacere di guida molto più in alto.
Giorgio Ursicino
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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