Addio Intercity, protestano i pendolari

Giovedì 12 Gennaio 2017
Autobus al posto dei treni: dal 16 gennaio potrebbe toccare a due corse Intercity che collegano Mestre a Trieste. La decisione, presa da Trenitalia, fa infuriare i pendolari e arriva in Consiglio regionale e in Parlamento, dove a raccogliere le proteste è la capogruppo del Movimento 5 Stelle alla Camera, Arianna Spessotto. La coppia di treni che sarà cancellata è quella degli IC 734 e 735 Trieste-Mestre e viceversa. E se il primo parte alle 22.06 dal capoluogo del Friuli Venezia Giulia per arrivare a mezzanotte a Mestre, a preoccupare di più è la corsa del mattino, che parte da Mestre alle 5,50 per arrivare a Trieste alle 7.46. «Con il bus sostitutivo denunciano i pendolari del Veneto orientale, rilanciando la protesta già montata in Friuli i pendolari arriveranno più di un'ora dopo rispetto all'orario del treno».
L'arrivo è infatti a Monfalcone alle 8.29 (al posto delle 7.21 dell'Ic) e a Trieste alle ore 8.59 (anziché alle 7.46). «La cancellazione aggiungono di entrambi i treni comporterà un grave danno a molti lavoratori che utilizzano questi collegamenti per recarsi soprattutto alla Fincantieri di Monfalcone e agli studenti della Bassa Friulana e del Veneto Orientale, diretti a Trieste». I pendolari avevano già chiesto l'intervento delle Regioni, «fornendo anche alcuni suggerimenti e alternative». Appello condiviso anche dai Cinquestelle: «Agli inizi di gennaio il M5S aveva già lanciato l'allarme in Consiglio regionale sul rischio della cancellazione dei treni, ma il nostro appello è rimasto inascoltato aggiunge Spessotto - Solo adesso che quanto denunciato dal M5s sta diventando realtà, anche la Regione protesta per esser stata messa di fronte al fatto compiuto da parte di Trenitalia». La direzione di Trenitalia spiega che «la soppressione è stata inevitabile in quanto i due treni non sono più finanziati dal ministero dei Trasporti». Ma quella dei bus sostitutivi, secondo la parlamentare grillina, è una proposta inaccettabile: «Allungheranno notevolmente la durata del viaggio, con tempi inaccettabili per i pendolari, che saranno costretti ad anticipare la sveglia di almeno 30 minuti o a prendere un mezzo proprio».

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