A San Marco la centrale della cocaina

Martedì 25 Aprile 2017
A San Marco la centrale della cocaina
Spacciava cocaina a due passi da Piazza San Marco, e quando è stato scoperto aveva appena venduto una dose alla titolare di un bar.
Attività di spaccio nel cuore del centro storico lagunare, e in pieno giorno. Un albanese di 32 anni, Endrin Milla, è stato incastrato e arrestato dagli agenti del Nucleo di polizia giudiziaria della polizia locale sabato scorso nel primo pomeriggio e con sé aveva ben 37 dosi di cocaina, già confezionate e pronte per lo spaccio al minuto.
Gli agenti della Polizia municipale in borghese, gli stessi della squadra operativa antiborseggio, avevano ricevuto alcune segnalazioni riguardo ad un pusher nell'area marciana, tra Piazza San Marco e le mercerie, e grazie agli appostamenti sono riusciti a coglierlo in flagrante.
L'albanese, senza apparenti motivi, sabato verso l'una se ne stava all'angolo tra le mercerie dell'orologio ed il ramo San Zulian, di fronte alla vetrine del negozio Swarovski come se stesse aspettando qualcuno. Nonostante la zona sia di grande passaggio turistico, l'uomo si comportava in modo sospetto: utilizzava ossessivamente due telefoni cellulari guardandosi continuamente intorno, come se temesse di essere osservato. E in effetti era così. Pochi minuti dopo lo straniero è stato raggiunto da una veneziana di circa 40 anni, che è risultata essere la titolare di un bar. La donna si è diretta all'interno del ramo San Zulian per svoltare immediatamente a destra nella Corte de la Zogia, assieme all'albanese. Dopo pochi secondi i due sono usciti, prendendo direzioni diverse. Gli agenti avevano visto la veneziana mentre si infilava qualcosa nelle tasche dei pantaloni e l'hanno subito fermata: aveva una bustina con la cocaina appena acquistata dallo spacciatore per 90 euro.
Il pusher, nel frattempo, è stato seguito da altri agenti, e bloccato all'interno di un bar in campo Santa Maria Formosa. Perquisito dagli agenti, aveva nascoste, addosso, 37 dosi di cocaina pronte per lo spaccio, 395 euro in contanti, 7 sim card e 2 telefoni cellulari (con altrettante sim card). Droga, soldi e carte telefoniche sono state sequestrate e per il pusher, senza documenti, sono scattate le manette.
L'uomo è stato condotto nella camera di sicurezza del Servizio Sicurezza Urbana, dov'è rimasto sabato e domenica. Lo straniero era in Italia da circa un mese.
Ieri, portato dinanzi al giudice, l'albanese 32enne è stato rimesso in libertà in attesa del processo che si svolgerà a maggio, sottoposto al divieto di dimora in Veneto.
© riproduzione riservata

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci