A luglio e ad agosto saliti del 43 per cento

Venerdì 21 Luglio 2017
A luglio e ad agosto saliti del 43 per cento
I posti letto del comparto extralberghiero lievitano senza alcun freno. In dieci anni, infatti, c'è stato un incremento di disponibilità del 101 per cento. E di conseguenza i mesi di luglio e agosto (con un'impennata del 43 per cento di presenze dal 2005 al 2016 e del 68,7 per cento nell'extralberghiero) sono diventati periodi di media stagione.
La conferma arriva da una statistica realizzata dall'Associazione degli albergatori di Venezia. Se in città nel 2005 le presenze erano di sette milioni e 600 mila ora invece sono di 10 milioni e mezzo. L'incremento dei posti letto negli alberghi è stato del 27 per cento contro il 101 per cento del comparto extralberghiero. Insomma, le abitudini dei visitatori stanno velocemente cambiando.
«Se esaminiamo solo il bimestre luglio e agosto - precisa Claudio Scarpa, direttore dell'Ava - le presenze totali sono passate da 1.607.209 del 2005 a 2.310.854 del 2016, con un incremento del 43,8% ed anche quelle alberghiere sono cresciute del 35,8%. Quindi un aumento sensibile in questi due mesi che si stanno trasformando in vera e propria alta stagione. C'è da dire che stanno cambiando i gusti di chi sceglie di arrivare a Venezia».
A luglio e agosto le presenze dell'extralberghiero sono passate dalle 389mila nel 2005 alle 657 mila per 2016. Insomma le indicazioni di massima, che comprendono anche la terraferma mestrina e che riguardano quindi tutto il territorio comunale, sono chiare è dimostrano una tendenza difficilmente modificabile a breve. Da qui la necessità di un'azione anche da parte dell'amministrazione comunale.
«Tutto ciò dimostra che anche il provvedimento della giunta Brugnaro di ridurre le nuove aperture - conclude il direttore dell'Ava - è un intervento corretto e mirato a migliorare il flusso turistico a Venezia. Adesso è il momento di pensare ad una limitazione della aperture anche a Mestre. La prossima statistica dovrà invece riguardare gli arrivi in centro storico da parte dei visitatori che partono da Padova, Treviso e da altre zone del Veneto».
Secondo il vicedirettore Daniele Minotto, che si occupa prevalentemente delle politiche del lavoro per l'associazione, questi dati «confermano una progressiva crescita del lavoro stabile all'interno del nostro settore, dando occupazione per tutti i 12 mesi e permettendo l'ingresso, per momenti di picco come questo, per gestire i periodi di ferie, di nuova forza lavoro che stimiamo mediamente in 800 unità l'anno».
G.P.B.
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