Vaccini e antibiotici, gli esperti contro falsi miti e dottor web

Mercoledì 14 Novembre 2018
Vaccini e antibiotici, gli esperti contro falsi miti e dottor web
SALUTE
UDINE Dubbi, falsi miti, troppo fai da te e troppo dottor internet. Sono tanti i punti interrogativi che ruotano attorno a due perni della medicina: i vaccini e gli antibiotici. A fare chiarezza ci prova la Società italiana di terapia antinfettiva che, assieme alla Clinica di malattie infettive dell'Asuiud, organizza a Udine il convegno nazionale Antibiotici e vaccini, la nostra difesa numero 1. L'evento, in programma il 17 novembre dalle 10 alle 12.30 nel salone del Parlamento del Castello, sarà un'occasione per i cittadini di ascoltare, chiedere e soprattutto informarsi correttamente da chi la scienza la pratica nelle corsie degli ospedali e non cliccando un mouse. «Il titolo già dice tanto spiega il direttore della clinica, Matteo Bassetti - perché antibiotici e vaccini hanno cambiato gli ultimi 100 anni della storia della medicina e se riusciamo a vivere così a lungo è anche grazie a questo. Cercheremo di fugare i dubbi, sottolineando anche i benefici, di questi due presìdi. Spiegando come e quando assumere gli antibiotici. In quanto ai vaccini parleremo di quelli obbligatori per i bambini e di quelli facoltativi, come l'antinfluenzale». Sul fronte vaccini molto è stato detto e su questo molto vanno messi dei punti fermi con l'obiettivo di incrementare la percentuale delle vaccinazioni, ancora troppo basse a partire dall'antinfluenzale che nella passata stagione ha visto una copertura del 55% tra gli over 65 e un misero 11% tra gli operatori sanitari. Un leggero miglioramento l'ha registrato Udine raggiungendo il 14%. Sono andati meglio i vaccini pediatrici, ma qui è scattata l'obbligatorietà: la coorte dei nati dal 2015 ha raggiunto la copertura dell'86,6% per il morbillo, 90,6% per la pertosse, scendendo al 79,6% per la varicella, mentre parotite e rosolia si attestano rispettivamente all'86,5% e all'86,6%; per il meningococco B passiamo dal 69% della prima dose al 28,6% della terza. La bacchettata arriva dall'infettivologo: «Se possiamo difenderci, perché non farlo?». Quanto agli antibiotici, negli anni il fenomeno dell'antibiotico-resistenza si è diffuso in modo preoccupante e l'Italia è maglia nera nell'utilizzo indiscriminato di quelli che sono i più preziosi alleati dei medici contro le infezioni, se usati sotto controllo medico. Il Fvg è però un esempio virtuoso con 15 dose giornaliere per 1000 abitanti, contro una media nazionale di circa 27. Udine in particolare vanta un primato. Sono attualmente in corso degli studi clinici su nuovi antibiotici creati per combattere dei batteri multi resistenti, «un primato ricorda il professor Bassetti che solo in pochi in Italia possono vantare».
Li.Za.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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