Unioni civili, l'amministrazione fa il bis

Mercoledì 23 Maggio 2018
LE UNIONI
UDINE La prima è stata celebrata lunedì, la seconda sarà venerdì: in nemmeno due settimane, l'amministrazione di centrodestra guidata da Pietro Fontanini sancirà due unioni gay. Quasi una beffa per dei partiti politici che hanno invece sempre puntato sulla famiglia tradizionale, del cui sostegno hanno fatto espliciti punti del programma. Ma, nonostante l'opinione diversa, Fontanini si è detto «rispettoso delle norme e dato che c'è una legge in questo senso ha specificato -, non agiremo nell'illegalità». La prima unione civile, tra due uomini, è stata celebrata dalla consigliera comunale della Lega, Elisabetta Marioni (che ha ricevuto la delega dal sindaco) e potrebbe essere sempre lei a presenziare alla cerimonia di venerdì, tra due donne. Da quando è stata approvata la legge Cirinnà (2016), in Friuli Venezia Giulia sono state 86 le unioni civili tra persone dello stesso sesso, di cui 53 tra maschi e 33 tra femmine. La costituzione della convivenza di fatto è stata invece scelta da 236 coppie eterosessuali e da una sola coppia omosessuale. A Udine spetta il primato, con 33 unioni civili (21 maschili e 12 femminili), seguita da Trieste (16), Pordenone (6) e Gorizia (2), ma in classifica si distingue Muggia (con 14), Anche sul fronte delle convivenze, il record spetta al capoluogo friulano: ne sono state registrare 79, seguita da Trieste con 50, Tavagnacco con 25, Cividale con 14 e Cordenons con 13. Di unioni civili tra persone dello stesso sesso e della convivenza di fatto per persone eterosessuali e omosessuali si parlerà venerdì dalle 14 nell'Aula 3 dell'Università di Udine, al convegno intitolato I profili assistenziali, previdenziali e fiscali della legge 76/2016 , un confronto tra docenti universitari, avvocati, consulenti del lavoro, dottori commercialisti e notai sulle nuove forme di unione affettiva che saranno analizzate dai differenti punti di vista, mettendo anche in evidenza le lacune della disciplina e gli aspetti irrisolti come quello dell'omogenitorialità. Domenica, invece, al Parco di Sant'Osvaldo sarà allestito il Rainbow Village, per celebrare la giornata mondiale per la lotta contro la lesbo-omo-bi-transfobia. Anche se nessun rappresentante della nuova amministrazione ha partecipato alla conferenza stampa di presentazione dell'iniziativa, organizzata dall'associazione studentesca universitaria Iris, Palazzo D'Aronco non ha tolto il suo patrocinio all'evento: un segno che dall'Arcigay del Friuli è stato interpretato positivamente. La stessa associazione non ha avuto atteggiamenti pregiudiziali nei confronti del centrodestra: «Aspettiamo interlocuzioni dirette con il sindaco e la giunta per poter trarre conclusioni».
A.P.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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