TUDOR CONTENTO «UN RISULTATO DI PASSIONE»

Lunedì 21 Maggio 2018
L'ANALISI
UDINE Non c'era bisogna del regalo da parte del Napoli, comunque gradito: l'Udinese ieri si è superata, ha vinto con merito, resistendo all'assalto finale del Bologna e mettendo in sicurezza la salvezza. Ha vinto grazie a un primo tempo impeccabile, come da molto non si vedeva, semplicemente perché ha giocato da squadra unita e bisogna anche dare atto a Tudor di aver azzeccato la mossa tattica trasformando il 3-5-2, che ormai faceva acqua da tutte le parti, nel più fruttifero 4-4-1-1. L'Udinese con il successo di ieri ha superato anche il Bologna, che non ci stava a perdere come ha sottolineato il suo portiere Da Costa, come ha ribadito poi Torosidis.
Il successo consente di fare pace anche con i tifosi, ai quali ora deve promettere una stagione, la prossima, in cui dovrà essere evidenziato il cuore prima ancora del fioretto. «Faccio i complimenti ai ragazzi che hanno fatto un gran lavoro sono state le prime parole di Tudor, più che soddisfatto per il successo - Ci tenevano a finire bene con una vittoria, volevamo conquistare i tre punti anche per i nostri tifosi».
Nella seconda parte della ripresa i bianconeri hanno eretto le barricate anche perché, probabilmente, era finito il carburante con il rischio di capitolare. Alla fine i loro sforzi sono stati premiati e il pari sarebbe stato un premio eccessivo per il Bologna, a lungo addomesticato dai bianconeri. «È così, la squadra nella ripresa, dopo un quarto d'ora, si è tirata indietro ma è normale, dovevamo anche difendere il vantaggio ha proseguito il tecnico - Ci siamo riusciti con merito e la gara è stata aperta fino alla fine, ma la voglia di sacrificio ha fatto sì che non prendessimo gol. Alla fine i conti tornano. La difesa non ha preso gol e sono particolarmente soddisfatto per ciò; è la seconda volta che succede con me».
Poi Tudor si è soffermato sul modulo. Il 4-4-1-1 si è rivelato piano di battaglia vincente. Potrebbe essere riproposto nella prossima stagione: «Se si fanno così due partite di sostanza, necessariamente ti viene da pensare che questo modulo è quello giusto. Ma la cosa più importante è la mentalità, la voglia di sacrificio della squadra che porta a vincere le partite. Oggi poi ho visto cose interessanti anche sul piano del gioco, mi è piaciuto Emil (Hallfredsson, ndr), ha garantito qualità, si è distinto per la geometria delle giocate, è stato continuo. È un giocatore che ci mancava, avevamo tutta gente di gamba. Gli faccio i complimenti, se li merita tutti come del resto De Paul; anzi se li merita la squadra intera».
Questo calcio però non fa divertire è intervenuto qualcuno - C'è il rischio di allontanare la gente dagli stadi. «C'è tanto da discutere su questa osservazione sicuramente interessante ha risposto il tecnico di Spalato La gente è venuta, si è divertita, ho visto passione. Sono d'accordo che il calcio deve essere emozione e sono un grande appassionato del bel gioco, di un calcio con idee. Ma ci vogliono anche giocatori di un certo tipo e ci vuole un po' di tempo. L'idea di tutti gli allenatori è difendere bene ma anche giocare bene».
Cosa serve all'Udinese? «Ho un'idea, se ci sederemo con la società ne parliamo. È la società che fa i programmi, io dico la mia. Ogni allenatore vorrebbe giocatori top level, ma per averli bisogna spendere tanti quattrini. Non so se è possibile. Ma l'Udinese è sempre stata brava a trovare giocatori».
Guido Gomirato
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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