Truffa all'Inps, trenta denunciati

Sabato 23 Giugno 2018
Truffa all'Inps, trenta denunciati
IL CASO
UDINE Tornano per qualche tempo nei loro Paesi di origine, chi un mese, chi molto di più. Ma si guardano bene dal comunicarlo all'Istituto nazionale di previdenza sociale italiano dal quale continuano così a percepire il sussidio di disoccupazione, pensando di farla franca; ma vengono scoperti e denunciati in stato di libertà. Sono cittadini extracomunitari, tutti residenti in provincia di Udine, radicati in regione da tempo, che sono finiti nei guai, indagati per l'ipotesi di reato di truffa aggravata. Li hanno scovati gli agenti della polizia di Stato della Squadra Mobile, diretta dal dottor Massimiliano Ortolan e il personale dell'Ufficio immigrazione della Questura di Udine, dopo una lunga serie di accertamenti eseguiti negli ultimi mesi congiuntamente all'ufficio Inps di Udine. Sono stati deferiti alla Procura della Repubblica di Udine trenta stranieri extracomunitari, di dodici nazionalità diverse, tra cui molti cittadini ucraini e diversi albanesi, anche se non mancano cittadini africani.
Tutti hanno percepito indebitamente il sussidio di disoccupazione, Naspi, erogato dall'Istituto previdenziale italiano. Come è stata scoperta la truffa? La Polizia di Stato ha analizzando le richieste di rinnovo dei titoli di soggiorno di alcuni stranieri residenti in provincia, persone che, sia uomini che donne, di tutte le età, negli ultimi anni, avevano usufruito di prestazioni a sostegno da parte dell'ente previdenziale nazionale, facendo ritorno nella Nazione di origine, durante il periodo di beneficio della previsto dalla disoccupazione. L'indennità è una prestazione economica che l'Inps fornisce ai lavoratori che rimangono senza occupazione a seguito dell'interruzione del rapporto di lavoro con la ditta con cui erano impiegati.
Fra le prescrizioni del regolamento dell'Ente, legate all'erogazione della prestazione, c'è quello della territorialità. La persona che usufruisce dell'indennità, insomma, se lascia il territorio nazionale, per qualsiasi ragione, e anche solo per un breve periodo, è tenuta a darne comunicazione immediata all'Ente previdenziale, pena la perdita di quanto ottenuto. Le indagini, alla fine, hanno portato a denunciare a piede libero alla procura friulana, per il reato di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, trenta stranieri accertando indebite percezioni dell'indennità di disoccupazione per duecentomila euro. Sulla scorta di quanto segnalato dalla Questura di Udine, L'Ente previdenziale ha già provveduto a sospendere il pagamento e a congelare la posizione degli indagati. A tutti loro è stata notificata la richiesta di restituire quanto hanno incassato senza averne alcun titolo. Se gli stranieri non pagheranno il dovuto in forma spontanea, l'Inps darà seguito a un recupero del credito di tipo coattivo. Sono in corso adesso verifiche su altre posizioni di extracomunitari che potrebbero rientrare nella stessa tipologia di fenomeno. Alcuni degli indagati devono restituire somme esigue, sull'ordine di 700-800 euro, altri fino a 8mila euro.
Paola Treppo
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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