Suicida a 19 anni sotto il treno: bloccati a bordo in 110 per 4 ore

Martedì 17 Aprile 2018
TRAGEDIA DI NOTTE
GEMONA Tragedia nelle prime ore della notte di ieri nel territorio del comune di Gemona del Friuli lungo i binari della linea ferroviaria che da Tarvisio porta a Venezia. È qui, infatti, che intorno all'una e mezza i treni sono stati bloccati improvvisamente. Non un guasto alla motrice ma l'investimento di una persona. Il macchinista non ha potuto fare niente per evitarla. È scattato allora il piano di emergenza previsto in questi casi.
Il convoglio è stato fermato e con esso tutto il traffico ferroviario su questa specifica tratta per far modo alle squadre di soccorso di accedere al sedime ferroviario e verificare l'accaduto. Drammatica la scoperta. A essere travolto e a morire sul colpo per le gravissime ferite riportate è stato un ragazzo di diciannove anni. Si tratta di un giovane residente nella zona pedemontana del Friuli; per lui non è stato possibile tentare alcun soccorso perché è deceduto all'istante.
Sconosciuti i motivi del tragico gesto del diciannovenne che pare stesse attraversando un periodo molto delicato della sua giovinezza. All'una e mezza di notte il traffico ferroviario è stato sospeso nel tratto fra la stazione di Carnia e di Gemona del Friuli. A investire il giovane il treno En235/4 Milano Tarvisio con centodieci viaggiatori a bordo che era in transito nel territorio del comune di Gemona del Friuli; i viaggiatori non hanno potuto scendere ed è stata verificata la percorribilità del binario attiguo. Alle 5.39 è arrivato il nulla osta alla partenza del treno investitore con 248 minuti di ritardo. La circolazione è ripresa normalmente alle 6 di ieri. Sulla tragedia tutti gli accertamenti sono stati eseguiti dagli agenti della polizia ferroviaria di Gemona del Friuli e di Udine. Sul posto anche i vigili del fuoco e il personale di Rfi. Ottenuto il nulla osta da parte del magistrato di turno della procura della Repubblica di Udine, la salma è stata rimossa e composta in cella mortuaria.
P.T.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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