Slitta il bilancio, la minoranza attacca

Mercoledì 19 Dicembre 2018
Slitta il bilancio, la minoranza attacca
LA VICENDA
UDINE «Non hanno ancora trovato la quadra tra di loro sulle priorità. Era meglio dirlo, poiché non è imputabile alcun ritardo né alla Regione né agli uffici comunali». Il già sfidante alla poltrona di sindaco di Udine e ora consigliere comunale Dem Vincenzo Martines ragiona così sulla mancata approvazione entro i tempi canonici di fine anno del Bilancio previsionale 2019 e triennale di palazzo d'Aronco, motivato dal sindaco Pietro Fontanini con la necessità di avere numeri certi soprattutto rispetto ai trasferimenti regionali. «Numeri che in realtà c'erano per tempo», ribatte a distanza Martines, ricordando i provvedimenti normativi che la passata amministrazione regionale di Centrosinistra, durante la quale egli è stato consigliere e presidente di commissione, ha assunto proprio in materia di finanza locale. «Dall'anno scorso i Comuni sanno quali sono i trasferimenti base per un triennio», una scelta fatta per garantire la possibilità di programmazione e di visione a più lunga gittata per gli enti locali. Quindi, aggiunge Martines in riferimento alla mancata approvazione del bilancio udinese, «si è di fronte a un problema di mancata efficienza politica, non amministrativa», anche se considera che l'esercizio provvisorio per il mese di gennaio «non rappresenterà un problema gestionale». La questione, in sostanza, «è tutta politica» e si anniderebbe in un confronto all'interno della maggioranza non ancora concluso. «Del resto conclude Martines -, il sindaco sta ancora pensando se fare o meno l'undicesimo assessore». Molto più morbido, invece, quel che ad aprile è stato un altro sfidante di Fontanini, ovvero Enrico Bertossi, fondatore e leader di «Prima Udine», un nome su cui per alcune ore pareva che il Centrodestra avesse deciso di convergere. Lo slittamento del voto a gennaio sul documento contabile lo considera, infatti, una «cosa normalissima» e «sarebbe stato inutile chiudere» non avendo tutti i numeri precisi. E poi, considera, c'è da tener conto che «si è alla prima tornata amministrativa e che gli amministratori sono quasi tutti nuovi. Quindi aggiunge -, cercando di essere onesti nell'analisi, ritengo che abbiano fatto bene a non precipitare». Quanto poi al capitolo aperto che ha denunciato il sindaco, riguardante il milione in più che il Comune dovrà reperire per l'aumento degli stipendi fissato dal contratto del Comparto unico firmato a ottobre, Bertossi non si mostra preoccupato: «È un problema che deve risolvere chi ha vinto risponde infatti e poiché è impensabile non pagare i dipendenti, la Regione dovrà vedere di risolvere il problema». Si prefigura dunque un primo mese dell'anno intenso nelle scadenze comunali, anche perché il sindaco subito dopo le festività sarà a Treviso «per verificare com'è stata attuata con successo in quella città la raccolta spinta dei rifiuti urbani», posto che tra le novità del 2019 Udine vedrà il debutto della raccolta porta a porta. Prima del voto europeo fissato per il 26 maggio potrebbe giungere a decisione anche la questione legata alla pedonalizzazione del centro, evitando così la consultazione referendaria. «La pedonalizzazione è probabile ha confermato l'altro giorno Fontanini -, si tratta di decidere se far passare o non far passare il bus». Che egli, in prospettiva, immagina «potrebbe essere un tram elettrico».
Antonella Lanfrit
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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