SITUAZIONE CRITICA
TRIESTE La penuria di determinati tipi di farmaci non risparmia

Giovedì 22 Febbraio 2018
SITUAZIONE CRITICA
TRIESTE La penuria di determinati tipi di farmaci non risparmia il Friuli Venezia Giulia. Ed è subito allarme. Premettendo che la problematica riguarda tutta l'Italia, a fare il punto della situazione - contattato dal Gazzettino - è il presidente regionale di Federfarma Francesco Pascolini, che spiega: «Tutto nasce della problematica collegata al diverso prezzo dei medicinali in commercio, soggetti a regole diverse negli Stati europei che hanno autonomia, nello specifico, anche nelle disposizioni che poi regolamentano il prezzo dei medicinali e la loro rimborsabilità».
Il problema, prosegue Pascolini, è che «non c'è un'autorità a livello europeo che stabilisca un prezzo unico e in questo quadro precisa - occorre sfatare una credenza sul prezzo dei farmaci in Italia perché è inferiore a quasi tutti gli altri Paesi dell'Unione europea ed è superiore solo a Grecia e a Portogallo».
FARMACI FANTASMA
«La Germania è il primo produttore spiega ancora il presidente regionale di Federfarma ma il differenziale di prezzo tra Italia e Germania, come la stessa Aifa (Agenzia italiana del farmaco, ndr) ha sottolineato, genera distorsioni nell'offerta del farmaco». A scarseggiare prevalentemente, anche in Friuli Venezia Giulia, sono i farmaci anti-epilettici, anti-Parkinson, anti-trombotici, alcuni ormoni e farmaci per disturbi ostruttivi delle vie respiratore, ma anche quelli per alcune profilassi come l'antitetanica.
SOLUZIONI
Secondo Pascolini «ci troviamo difronte ad un problema che può essere risolto in due modi: la soluzione più semplice e auspicabile è quella di individuare un prezzo unico europeo che annullerebbe ogni operazione speculativa sull'export. Dunque spiega prezzi uguali in tutti gli Stati membri». L'altra strada percorribile è già stata adottata dalla Grecia: il divieto di esportazione e circolazione intercomunitaria dei medicinali che appartengono a determinate categorie terapeutiche sotto tutela: «Una misura di emergenza adottata dall'autorità statale per tutelare la salute pubblica allo scopo di garantire l'accesso ai medicinali a tutti i cittadini dello Stato».
COSA FARE
Ma il cittadino che ha bisogno di un farmaco e non lo trova, cosa deve fare? «Può rivolgersi alle strutture pubbliche, che hanno la possibilità di acquisire partite di medicinali all'estero e sperare che ce l'abbiano», risponde Pascolini, mettendo in luce un aspetto di non poco conto: «Ci troviamo di fronte ad una grave difficoltà considerando che il Friuli Venezia Giulia è una regione geograficamente complessa».
In altre parole, «vi sono cittadini che non hanno particolari problemi a raggiungere distretti e Aziende sanitarie mentre altri, che abitano in aree marginali e disagiate come la Carnia e le Valli del Natisone, ma anche la Pedemontana pordenonese, sono costretti a fare percorsi difficili a causa delle condizioni meteo e lunghi in termini di chilometri in determinati orari e giornate».
«Non esiste una tempistica di risoluzione del problema conclude il presidente di Federfarma Fvg : ci può essere mancanza di contingentamento, una difficoltà di reperimento. E può mancare proprio il principio attivo perché l'azienda stessa ha dichiarato difficoltà nella produzione».
Infine un esempio su cui riflettere: «Se una persona prende l'auto e va in Svizzera, trova senza problemi la vaccinazione antitetanica che in Italia è irreperibile, solo che qua da noi costa meno di 10 euro mentre in Svizzera costa 60».
Elisabetta Batic
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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