Sicurezza alimentare, duemila violazioni

Lunedì 23 Ottobre 2017
Sicurezza alimentare, duemila violazioni
LE VERIFICHE
UDINE Sono state quasi 2.700, per la precisione 2.666, le infrazioni rilevate dai servizi di igiene degli alimenti e della nutrizione (Sian) nelle 3.315 imprese alimentari controllate, pari al 18,3% del totale. Complessivamente sono state 1.952 le imprese dove sono state rilevate le infrazioni, imputabili soprattutto a carenti condizioni generali di igiene.
«In alcuni casi per la stessa impresa sono state rilevate due o più infrazioni, per questo il numero delle infrazioni è superiore al numero delle imprese controllate», spiega il direttore dell'area prevenzione della Regione, Paolo Pischiutti.
LE AZIENDE
Attualmente in Fvg risultano attive 18.126 imprese alimentari; le attività di ristorazione pubblica rappresentano la maggioranza (43%), seguono le attività di distribuzione al dettaglio (21%), le attività di produzione e confezionamento al dettaglio (13%), i produttori/confezionatori (11%) e la ristorazione collettiva (8%). I controlli ufficiali dei Sian hanno riguardato in prevalenza la ristorazione pubblica (1461), la ristorazione collettiva (586), la distribuzione al dettaglio (510) e i produttori e confezionatori che vendono prevalentemente al dettaglio (513).
CONTROLLI E SANZIONI
Per quanto riguarda l'attività di controllo effettuata dai Servizi veterinari delle Aziende sanitarie della Regione nel 2016, sono state 2.138 le unità controllate, di cui oltre 1.800 produttori primari e 191 confezionatori che vendono prevalentemente al dettaglio.
In seguito a questi controlli sono state rilevate 273 infrazioni legate all'igiene e 66 quelle legate alla contaminazione dei prodotti con 293 provvedimenti amministrativi e 10 notizie di reato. I dati emergono dal Piano regionale integrato della sicurezza alimentare e nutrizionale, che costituisce il principale documento di programmazione dei Servizi che si occupano di prevenzione e controllo in sicurezza alimentare, nutrizionale e sanità pubblica veterinaria e che si inserisce in un programma più generale di azioni che promuovono un'alimentazione sana, sicura e sostenibile, orientate ad obiettivi di prevenzione delle malattie alimentari e delle patologie cronico degenerative, e dunque, in ultima analisi, al miglioramento della qualità della vita della comunità e del singolo.
LA STRATEGIA
Il Piano conferma la strategia adottata nel quadriennio precedente per garantire e migliorare il livello di salute della popolazione, degli animali e dell'ambiente. La Regione ha scelto di privilegiare le attività ispettive e di controllo congiunte tra Servizi Veterinari e Sian, ciascuno per le proprie competenze, in alcune tipologie di attività a carattere misto: l'ispezione di almeno il 30% delle nuove imprese, a discrezione dell'Azienda per l'Assistenza Sanitaria e sulla base della valutazione del rischio, e del 25% di quelle già registrate come ipermercati, supermercati, discount (Gdo).
Ritornando all'attività ispettiva condotta dai Sian, le infrazioni hanno riguardato l'igiene, l'etichettatura, comportando 1.098 provvedimenti amministrativi e 3 notizie di reato. Sorveglianza e monitoraggio riguardano anche la zootecnia attraverso controlli inerenti i sistemi di identificazione e registrazione degli animali e che vengono eseguiti sulla base della normativa comunitaria e nazionale vigente e delle linee guida fornite dal Ministero della Salute.
CRITERI E MALATTIE
Le aziende da sottoporre a controllo vengono selezionate sulla base dell'analisi dei rischio e del raggiungimento del livello minimo di controlli da effettuare annualmente stabilito dalla normativa comunitaria e da quella nazionale. Il direttore del servizio veterinario della Regione, Manlio Palei non ha dubbi: «Gli allevamenti del Friuli Venezia Giulia godono di ottimo stato di salute», tant'è che il Fvg, assieme al Veneto, è l'unica regione in Italia ad aver ottenuto nel 2016 l'accreditamento comunitario per l'Aujeszky, una malattia che colpisce i suini, ma tutti i capi di maiali del Fvg sono indenni. «Gli allevatori si sono modernizzati prosegue Palei , si sono evoluti gli strumenti e i controlli e si è creata una forte collaborazione tra gli allevatori controllati e i controllori». In particolare negli ultimi anni sono aumentati in modo esponenziale i controlli alle aziende ovicaprine, sia per adeguarsi ai nuovi livelli essenziali di assistenza, che per monitorare la blu tongue, la cosiddetta febbre catarrale che ha colpito pesantemente gli allevamenti del Veneto e che ha portato il Fvg ad acquistare il vaccino per immunizzare tutti i capi.
I controlli, infine, arrivano al 100% gli allevamenti controllati per Tbc bovina e per brucellosi ovicaprina, bovina e bufalina.
Lisa Zancaner
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