Seganti e Clarotti al timone di Friulia

Venerdì 15 Febbraio 2019
PROSPETTIVE
UDINE Come cambierà la gestione di Friulia, la finanziaria della Regione Fvg che ha come mission la promozione dello sviluppo economico del territorio nell'era Seganti? Che infatti sia l'ex assessore regionale al Bilancio della Giunta Tondo, la leghista Federica Seganti, la prossima presidente della società è fuori dubbio, dopo che Pietro Del Fabbro e l'intero consiglio d'amministrazione hanno dato le dimissioni. Questioni solo di giorni, perché l'assemblea che la designerà sarà quella in seconda convocazione fissata per il 28 febbraio, mentre è destinata ad andare deserta quella in prima convocazione pensata per il 21 febbraio. Il punto è che, se sul nome non c'è dubbio, e neppure sul quello della nuova figura dell'amministratore delegato (o consigliere con delega, si vedrà), individuato in Francesco Clarotti operativo nel Gruppo Generali di Trieste, non è ancora evidente la nuova rotta che dovrà prendere la finanziaria regionale e neppure gli eventuali scostamenti della governance uscente, che era stata nominata (4 su 5) nella passata legislatura, il 21 dicembre del 2016, imperante il governo Dem di Debora Serracchiani, e che ha chiuso l'esercizio 2018 con un milione di utile. Il tema non è poi così artificioso, se anche all'interno della stessa maggioranza e in ambienti vicini al Governo regionale non è immediato individuare le problematicità oggettive di Friulia. Anzi, gli stessi ambientI sarebbero persino propensi a ritenere che, soprattutto negli ultimi periodi, la società stesse operando nella direzione opportuna. Non del tutto chiare, inoltre, le motivazioni specifiche che porteranno, a meno di clamorose smentite, a scindere le competenze oggi concentrate in un'unica persona (il presidente), prevedendo nella nuova versione un presidente e un amministratore delegato. Nel Piano strategico approvato dalla Giunta , si dice che si intende «riorientare le partecipate verso un ruolo che consenta alla Finanziaria regionale di dare risposte dirette allo sviluppo dell'economia del territorio,i».
Antonella Lanfrit
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