«Scuola autonoma? Sì, ma occhio ai rischi»

Venerdì 17 Novembre 2017
«Scuola autonoma? Sì, ma occhio ai rischi»
INTERVISTA
TRIESTE Da neanche un mese è alla guida dell'Ufficio scolastico regionale dopo le dimissioni del precedente direttore, Alida Misso. Le idee di Igor Giacomini sono già chiare: l'Ufficio va rimesso al centro con una nuova dignità.
Con quale stato d'animo vive questo nuovo incarico?
«Con grande senso di responsabilità e del dovere. Si tratta di un ufficio cruciale per l'Amministrazione statale. Sono altresì conscio di poter rappresentare una figura di dirigente un po' diversa, spero innovativa per la scuola del Friuli Venezia Giulia, grazie anche alle pregresse esperienze professionali. Ed è perciò che vivo questi momenti con moderato ottimismo, pur nella piena consapevolezza delle difficoltà che mi attendono. Ma sono certo che il sistema scuola del Friuli Venezia Giulia saprà fare squadra».
Anche in Fvg i problemi legati al mondo della scuola non mancano: qual è il suo primo impegno in agenda?
«L'attenzione primaria, in questi mesi che seguono l'avvio dell'anno scolastico, sarà per l'Ufficio scolastico regionale e per le sue articolazioni sul territorio, per cercare di essere pronti in primavera a sostenere gli impegni che precedono il nuovo anno scolastico. Devo anche rilevare la scarsa consapevolezza in generale circa le funzioni e il lavoro che viene svolto ogni anno dall'Ufficio scolastico regionale per garantire alle scuole il fabbisogno di risorse umane».
La carenza di personale nella scuola regionale, il concorso per dirigenti scolastici sono solo alcune delle criticità: come pensa di affrontare questi temi?
«Su questo fronte si stanno facendo sforzi enormi, perché c'è piena consapevolezza del problema. Tuttavia, non si può parlare di una carenza generalizzata di personale. In effetti, a seguito dell'adozione dell'organico dell'autonomia, la gestione delle risorse umane ricade sui singoli dirigenti scolastici, che stanno facendo un lavoro lodevole in questo senso, pur con tutte le difficoltà del caso».
A quali si riferisce?
«Ora si rilevano difficoltà operative nelle segreterie, ma mi pare che il Miur stia affrontando di petto il problema prevedendo nuove assunzioni, compreso il concorso per i dirigenti scolastici. Un fenomeno, quest'ultimo, particolarmente rilevante nella nostra regione e per questo ringrazio pubblicamente i dirigenti scolastici, schiacciati dal peso delle reggenze».
La Regione punta alla regionalizzazione dell'Ufficio scolastico regionale e ad acquisire le competenze in materia di scuola e istruzione: cosa ne pensa?
«Si tratta di un dibattito politico in fase di evoluzione, ma sul piano squisitamente personale posso solo dire che la bontà di tale opzione dipende da diverse variabili indipendenti, di natura costituzionale e amministrativa, di non poco conto, scelte che peseranno sull'assetto generale dell'istruzione statale».
Quale rapporto intende instaurare con il Miur?
«Sono ottimi rapporti, nell'avvicendamento dei dirigenti non c'è stata alcuna vacatio e il Ministero ha dimostrato la massima attenzione per il Friuli Venezia Giulia».
In che modo va declinata l'autonomia regionale sotto il profilo scolastico?
Bisognerà necessariamente accompagnare le scuole nelle diverse sfide e sono tanti i fronti di novità, al di là delle diverse competenze».
Cosa si aspetta da insegnanti e alunni?
«Una coesione d'intenti che rimetta al centro gli alunni».
Elisabetta Batic
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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