Schiaffi ai bimbi, maestra a giudizio

Martedì 24 Ottobre 2017
LA VICENDA
UDINE Andrà a giudizio la maestra d'asilo, una donna sulla cinquantina in servizio in un istituto della zona di Udine, accusata di maltrattamenti ai danni dei piccoli alunni, che alla fine dello scorso anno scolastico era stata raggiunta da una misura cautelare del divieto di avvicinamento alla scuola. Lo ha deciso ieri il gup del tribunale di Udine Mariarosa Persico che ha accolto la richiesta del pm Barbara Loffredo e ha rinviato la donna a giudizio. Il processo a suo carico comincerà il 19 febbraio.
È in quella sede che la maestra, assistita dall'avvocato Gianluca Visonà, farà valere le sue argomentazioni e si difenderà dalle accuse. Le indagini, avviate poco prima di Natale dai Carabinieri del Nucleo operativo della Compagnia di Udine a seguito di alcune segnalazioni sul comportamento in aula dell'insegnante e condotte anche con alcune intercettazioni audio e video, avrebbero documentato secondo l'accusa una serie di episodi di violenza fisica e psicologica ai danni dei piccoli, un gruppo di bambini dai 3 ai 5 anni. Alcuni di loro erano tornati a casa con dei segni, altri avevano raccontato ai genitori cosa era capitato ad alcuni compagni. Le loro parole avevano quindi messo in moto le indagini.
Le telecamere installate in aula dai militari dell'Arma avevano ripreso una serie di episodi tra marzo e aprile che hanno portato la Procura a chiedere prima la misura e ora il rinvio a giudizio per la maestra. Secondo l'accusa la donna si sarebbe rivolta abitualmente nei confronti dei piccoli con un tono di voce aggressivo e minaccioso. In diverse occasioni avrebbe strattonato o sollevato di peso i piccoli, in altre li avrebbe colpiti anche con alcuni schiaffi. E spesso si sarebbe rivolta a loro con varie offese e insulti. Si sarebbe rivolta a loro con frasi del tipo: Sei un mostro, sei un animale. Una serie di modalità, in sostanza, che la maestra avrebbe utilizzato ripetutamente per contenere i momenti più vivaci sia nei confronti della classe, sia di singoli bambini. In particolare la Procura le contesta una decina di episodi diretti in particolare verso alcuni dei suoi alunni, tra il novembre 2016 e l'aprile 2017. In un caso, ad esempio, avrebbe fatto uno sgambetto a un bambino che stava correndo nel corridoio, facendolo cadere a terra. In altri li avrebbe afferrati per le braccia, li avrebbe strattonati, sollevati di peso e fatti sedere a forza, talvolta anche schiaffeggiandoli. Se lo fai ancora le becchi, avrebbe detto a un altro dopo averlo sollevato violentemente per le braccia e lasciato cadere su una sedia. La maestra, che come detto ha scelto il dibattimento per difendersi più compiutamente dalle accuse, non era presente in aula. Davanti al giudice si è presentato invece il papà di una delle piccole vittime che ora hanno una nuova maestra. La famiglia di un altro dei bambini si è costituita parte civile con l'avvocato Laura Candusso. Ancora sottoposta alla misura del divieto di avvicinamento alla scuola, l'insegnante è stata anche sospesa dal servizio. Il provvedimento disciplinare nei suoi confronti è stato deciso dalle istituzioni scolastiche.
Elena Viotto
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