Saro: economia e lavoro voci chiave della finanziaria

Mercoledì 24 Ottobre 2018
POLITICA
UDINE Quando si è quasi alla vigilia dell'incontro tra il Friuli Venezia e il Governo (probabilmente il 29 ottobre) al fine di aggiornare i rapporti finanziari tra la Regione e Roma sempre ammesso che la bocciatura Ue della legge di bilancio nazionale non produca ripercussioni -, si vanno delineando i punti portanti della prossima legge di bilancio regionale, la prima che il Centrodestra potrà intestarsi interamente dalle elezioni dell'aprile scorso e quindi imprimere la propria impronta sugli ambiti di competenza regionale. Una delle questioni di fondo l'ha posta ieri il presidente della Regione, Massimiliano Fedriga, visitando un'azienda a Monfalcone nell'ambito del progetto Sperimentare il futuro. Industria 4.0, sviluppato dalla Fondazione Pittini con la collaborazione dell'Immaginario scientifico di Trieste, facendo espresso riferimento all'abbassamento delle imposte per investire sull'economia e quindi sull'occupazione. «Abbassando la pressione fiscale ha sostenuto infatti vogliamo aiutare le imprese che investono in attività dismesse e che riassorbono personale uscito da crisi aziendali». Chiara la sua posizione anche sugli ammortizzatori sociali, che «possono essere una misura tampone temporanea», ma «è l'occupazione che dà dignità alle persone e permette loro di essere indipendenti». Questa, ha aggiunto, «è la strada che vogliamo percorrere e su questa investiremo». Fedriga non è preoccupato per la bocciatura Ue: «Spero che il governo vada avanti, è una dura battaglia per difendere gli interessi dell'Italia». A dargli man forte sul punto uno dei partiti della coalizione, Progetto Fvg, che questa sera alle 19 all'auditorium della sede della Regione a Udine porterà gli operatori sanitari a confrontarsi con l'assessore Riccardo Riccardi nel merito della riforma del sistema sanitario regionale, ma sta anche già ragionando sugli ulteriori punti programmatici da far pesare in vista degli incontri di maggioranza che precederanno la stesura della legge di bilancio regionale. «Pensiamo debba essere una finanziaria di sviluppo per attrarre investimenti pubblici e privati», afferma il coordinatore regionale Ferruccio Saro, mentre conferma «assoluto sostegno» al disegno di legge sulla sanità approvato nei giorni scorsi dalla Giunta Fedriga. Quindi, prosegue, «ritengo che economia e lavoro saranno due voci centrali nel prossimo documento finanziario», per nulla preoccupato che temi più squisitamente leghisti, come la questione immigrazione con la realizzazione dei grandi centri di permanenza momentanea, possano avere la prima fila. Restando invece all'ambito sanitario, la tipologia di governance individuata (tre Aziende e queste con stretta connessione ospedale territorio) è «il punto di equilibrio capace di raccogliere il maggior consenso politico e sindacale». Un aspetto, quest'ultimo, non indifferente nella visione di Saro, poiché «un miglioramento significativo del servizio lo si potrà avere solo con il pieno coinvolgimento degli operatori e la loro assunzione di responsabilità». Il coordinatore di Progetto Fvg, ribadisce poi, «l'importanza» di aver mantenuto il legame tra ospedale e territorio, perché «è centrale il ruolo dei medici di famiglia, che devono tornare a essere un filtro rispetto all'accesso all'ospedale». Quanto alla possibilità che nelle tre grandi aziende sanitarie (quella di Udine comprenderà tutta l'ex provincia) si possano costituire delle sub aree gestionali, Saro non si sbilancia, ma non chiude alla possibilità.
Antonella Lanfrit
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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