Sanità, pazienti soddisfatti a metà

Domenica 15 Luglio 2018
Sanità, pazienti soddisfatti a metà
SALUTE
UDINE La Provincia Autonoma di Trento, seguita da quella di Bolzano e dalla Toscana si guadagnano il podio per il top della sanità pubblica italiana. Il Friuli Venezia Giulia ottiene un dignitoso quinto posto, risalendo dal penultimo attribuito lo scorso anno che aveva fatto scivolare la regione tra le peggiori, ma anche quest'anno la pagella non è esente da buchi. Questa è la fotografia delle performance dei sistemi sanitari regionali presentata dal Crea Sanità, il think-tank dell'Università di Roma Tor Vergata per la ricerca economica sanitaria. Il progetto La misura della performance dei Ssr, giunto nel 2018 alla sua sesta annualità, nasce con l'ambizione di fornire un contributo alla definizione delle politiche sanitarie, fornendo una valutazione dei livelli complessivi di tutela della salute realizzati a livello regionale con un metodo originale di valutazione, sviluppato con la collaborazione di un qualificato Panel di esperti (circa 100) afferenti a cinque categorie di stakeholder (Utenti, Istituzioni, Professioni sanitarie, Management aziendale, Industria medicale). La performance misurata è riferita alle diverse dimensioni della tutela regionale del diritto alla salute: in altri termini guarda alla performance dal lato della domanda e non dell'offerta.
La valutazione della performance è stata effettuata su un set di 15 indicatori, tre per dimensione, selezionati dal panel di esperti in funzione della loro rilevanza e attendibilità. Le dimensioni di performance sono: impatto sociale, esiti di salute prodotti, appropriatezza nella erogazione dell'assistenza, innovazione, economico-finanziaria. Ebbene, a dare il giudizio più pesante alla sanità del Friuli Venezia Giulia sono gli utenti che fanno scivolare il sistema sanitario regionale dal dignitoso quinto posto al decimo, perdendo 5 posizioni e piazzandosi a metà classifica a livello nazionale. Una magra sufficienza che rappresenta comunque un risultato migliore dell'anno precedente, quando il Fvg era riuscito a conquistare niente di meno che la maglia nera piazzandosi in ultima posizione. Utenti esigenti, insomma, in termini di valore attribuito agli indicatori, soprattutto se si considera che nella dimensione sociale rientrano la quota famiglie impoverite a causa di spese sanitarie out of pocket (cioè le prestazioni sanitarie pagate di tasca propria) e la quota di persone che rinuncia a sostenere spese sanitarie per motivi economici, indicatori che pesano sul sistema sanitario regionale assieme ad altre aree critiche come le ore impiegate per l'assistenza domiciliare integrata. Non sono stati molto teneri nemmeno i rappresentati delle istituzioni che hanno valutato il sistema con più indulgenza portandolo, dal loro punto di vista, alla settima posizione, ma pur sempre uno scalino sotto la posizione generale. Lo stesso giudizio arriva dai professionisti della sanità, quelli che la vivono tutti i giorni e che ritengono il sistema sanitario del Fvg piuttosto soddisfacente. L'altalena ricomincia a dondolare nel momento in cui il parere arriva dalla categoria dell'industria medicale che mostra le lacune in pagella, lacune che evidentemente si sono trascinate durante tutto l'anno e il risultato finale è un deludente undicesimo posto.
Lisa Zancaner
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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