Sanità, ok in commissione Il Pd: stop al blitz su Pordenone

Mercoledì 21 Novembre 2018
Sanità, ok in commissione Il Pd: stop al blitz su Pordenone
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TRIESTE Disco verde dalla terza Commissione del Consiglio regionale al disegno di legge sulla riforma del servizio sanitario del Friuli Venezia Giulia. Favorevole il voto del centrodestra mentre il Movimento 5 stelle si è astenuto così come i Cittadini e il Patto per l'Autonomia. Contrario il Pd. Il provvedimento approderà in Aula dal 4 al 6 dicembre. Denuncia Nicola Conficoni (Pd): «Da una parte della maggioranza c'è stato un tentativo di occupazione della sanità pordenonese, il commissariamento dell'azienda 5 chiesto dal consigliere di FdI Alessandro Basso, appoggiato da Fi, è un atto inutile e dannoso per quella che è unanimemente riconosciuta come l'azienda che funziona meglio tanto che la legge non ne modifica l'assetto territoriale in termini di confini». Dunque conclude: «Ben venga che la Lega ci abbia seguito nel contrastare questo disegno nefasto obbligando Basso a ritirare il suo emendamento». Secondo il consigliere di FdI «dire che a Pordenone va tutto bene è un insulto nei confronti di quanti ancora aspettano un delinearsi chiaro ed efficiente dei servizi sanitari, una risposta in merito alla drammatica carenza dei medici di medicina generale e l'alleggerimento dei tempi di attesa al Pronto Soccorso o il destino della costruzione del nuovo Ospedale cittadino: nel territorio pordenonese serve un cambiamento di rotta possibile solo attraverso il commissariamento della sua Azienda». Tra le puntualizzazioni inseritedalla Giunta, la proroga dei commissari straordinari delle Aziende che può essere di ulteriori sei mesi e la previsione di un'assistenza la più ampia possibile da parte dei presidi Hub and Spoke e non solo ospedaliera. «Questo disegno di legge prende in mano le criticità su gestione e governance che la legge Telesca ha evidenziato e le affronta in maniera diversa, oggi Hub and Spoke sono presenti sul territorio in modo confuso» ha commentato il presidente della Commissione Ivo Moras. Durante le audizioni, Federconsumatori ha posto l'attenzione sulla necessità che «si proceda con celerità alla definizione dei processi che riguardano il sistema dell'offerta dei servizi» facendo presente che i cittadini si aspettano «cure efficienti, tempestive ed in sicurezza, di essere presi in carico da un riferimento unico e competente e di avere informazioni sul proprio percorso di cura e partecipare al processo decisionale». E poi ancora «essere accolti, ascoltati e rassicurati ed avere accesso alle prestazioni di prevenzione e ricerche diagnostiche a costi sostenibili in caso di compartecipazione alla spesa».
Elisabetta Batic
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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