Sanità, 5.397 in corsa per 188 posti

Lunedì 19 Febbraio 2018
Sanità, 5.397 in corsa per 188 posti
FOLLA ALLA PROVA
UDINE Un esercito di 5.397 aspiranti per 188 posto di operatore socio-sanitario da destinare agli enti e alle aziende del Servizio sanitario regionale. Sono migliaia le domande pervenute all'Egas (Ente per la gestione accentrata dei servizi condivisi) per il concorso pubblico per la copertura di 188 posti di Oss. Saranno comunicati prossimamente la data e la sede in cui avverrà la preselezione che potrebbe svolgersi anche su più sedi regionali.
Questa prima tappa è stata decisa dall'Ente a seguito del ricevimento di un elevato numero di domande. In questi casi, infatti, l'Egas si riserva la facoltà di effettuare una preselezione anche con l'ausilio di aziende specializzate in selezione del personale.
NIENTE CERVELLONI
I candidati saranno valutati su un punteggio che arriva a 100. I titoli valgono 40 punti, mentre le prove d'esame 60. A pesare sui titoli sono soprattutto i 20 punti per titoli di carriera e 10 punti per il curriculum formativo e professionale. Fin qui nulla di strano, nemmeno i 7 punti attribuiti a titoli accademici e di studio. Ma valgono solo 3 punti pubblicazioni e titoli scientifici: insomma, gli Oss cervelloni non saranno avvantaggiati nel concorso. Quanto alla prova d'esame, invece, si arriva a 30 punti per la prova pratica e 30 per quella orale.
La prova pratica verterà sulla predisposizione dei piani assistenziali, esempi di utilizzo dei protocolli assistenziali e simulazione di interventi clinici infermieristici. In sede di prova orale il candidato potrà esprimere l'ordine di preferenza rispetto agli enti e alle Aziende del Servizio sanitario regionale dove gradirebbe lavorare in caso di assunzione, fino a un massimo di tre preferenze, ma non è nulla di vincolante per l'assegnazione che sarà disposta dall'Egas.
TANTI OVER 55
Tra le quasi 5.400 domande pervenute, sono moltissimi gli aspiranti operatori socio-sanitari poco più che venticinquenni. Un dato che non stupisce dal momento che, com'è naturale che sia, dopo aver terminato gli studi si parte a caccia del lavoro. D'altra parte, però, suscita curiosità la partecipazione di molti over 55, addirittura alcuni sessantenni che, anziché guardare alla quiescenza come prossimo obiettivo, ritornano sui banchi per sostenere un esame. C'è chi si presenterà alla preselezione alla soglia del sessantaduesimo anno d'età, con l'esigenza di rimettersi in gioco dopo anni di crisi che hanno investito tutti i settori, compreso quello della Sanità pubblica, tra blocchi del turn-over e limitazioni all'assunzione del personale.
Tra i più giovani, invece, figurano alcuni ventiduenni in cerca, si può dire, della prima occupazione. Non mancano, infine, tanti aspiranti operatori quarantenni e ultra-quarantenni. I candidati sono per lo più italiani, ma tra le domande si nota anche un discreto numero di stranieri.
TRE ANNI BLINDATI
Per contenere il rischio trasferimenti che già si era manifestato con le ultime assunzioni dalla graduatoria del concorso per infermieri, gli enti utilizzatori di questa graduatoria inseriranno nel contratto di lavoro una clausola che prevede un vincolo di almeno tre anni di permanenza in servizio effettivo dalla data di assunzione nelle Aziende del Servizio sanitario regionale prima di conseguire eventuali nulla-osta alla mobilità. I vincitori saranno assunti in prova per sei mesi prima dell'eventuale assunzione.
Come denunciava il Nursind nei mesi scorsi, dopo questo periodo di prova gli infermieri assunti che provenivano da regioni non limitrofe al Friuli Venezia Giulia, chiedevano e ottenevano il trasferimento lasciando così sguarniti i posti dato che la graduatoria da cui attingere andava esaurendosi e molti partecipanti al concorso provenivano anche dal Sud Italia. Con questa clausola il problema per i 188 Oss che saranno assunti è decisamente superato.
Lisa Zancaner
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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