Rubavano le elemosine nelle chiesette di montagna

Mercoledì 19 Settembre 2018
Ha quasi settant'anni, cammina lentamente per via del mal di schiena ed è arrivato in Tribunale scortato dalle guardie carcerarie. Guerrino Maffei, originario di Ballabio, in provincia di Lecco, deve rispondere assieme a due romeni per il furto della cassetta delle elemosine avvenuto il 16 luglio 2013 nella chiesa di Sant'Antonio Abate, a Tramonti di Mezzo. Quel giorno, tra le 10.40 e le 13, sparì la cassetta con dentro circa 300 euro. Lo stesso giorno, verso le 14, ci fu un tentativo di furto anche nella chiesa della Madonna della Salute, dove i ladri tentarono di forzare cassetti e stipiti di un armadio sistemato nel retro dell'altare. Ma furono disturbati e scapparono. Gli accertamenti portarono all'individuazione di Maffei (a cui è contestata la recidiva per furto aggravato), di Acosta Rodica Aponte, 55 anni, e di Emanuel Cristian Coman, 33 anni. Ieri si è celebrata la prima udienza davanti al giudice Giorgio Cozzarini. Il dibattimento comincerà il 29 novembre prossimo per l'anziano e per la complice. Stralciata, invece, la posizione di Coman. L'uomo è irreperibile e il processo è stato sospeso in attesa che venga rintracciato. Per lui se ne riparla il 24 settembre del prossimo anno. Oltre che per il furto nella chiesa di San Antonio Abate, ai tre si contesta anche il tentativo di furto nella chiesa della Madonna della Salute.
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