Rapine a mano armata, arrestati

Domenica 27 Maggio 2018
L'OPERAZIONE
UDINE Si è conclusa giovedì sera un'operazione congiunta tra il Nucleo operativo e Radiomobile della Compagnia dei carabinieri di Palmanova e la squadra mobile della Questura di Udine che ha portato all'arresto di una coppia di italiani. Tra il 12 e il 24 maggio scorso, i due sono accusati di aver messo a segno tre rapine a mano armata all'interno di supermercati della provincia di Udine. A finire in manette Riccardo Barbagallo, venticinque anni originario di Acireale (Catania) e residente a Udine, e la complice Elisa Gigante, quarantun anni residente a Palmanova; è a casa di lei che la coppia faceva base. Ecco i colpi che gli inquirenti ritengono siano stati compiuti da Barbagallo e Gigante.
I COLPI
Il 12 maggio, alle 19, un uomo con il volto coperto da un passamontagna nero e armato di taglierino, è entrato all'interno del market Eurospar di Palmanova e ha minacciato la cassiera, intimandogli di consegnare tutto l'incasso. In quell'occasione il bottino è stato di 424 euro. I carabinieri del Norm della Compagnia di Palmanova, comandata dal capitano Stefano Bortone, hanno fin da subito raccolto le immagini del sistema della video sorveglianza e hanno scoperto che il rapinatore aveva agito con una complice, con poi era scappato a bordo di una automobile scura. Gli uomini del Norm della città stellata, comandato dal luogotenente Alessandro Maggio, non hanno mollato la presa. Il 15 maggio la seconda rapina, stavolta alle 13.30, sempre in punto vendita Eurospar, quello di via Dal Bon, a Udine, che aveva fruttato alla coppia 2115 euro. I due, però, commettono l'errore di indossare lo stesso abbigliamento utilizzato a Palmanova e la stessa autovettura per fuggire. Particolari che non sfuggono agli agenti della squadra mobile di Udine, coordinati dal vicequestore aggiunto Massimiliano Ortolan. Partendo da queste basi comuni carabinieri, e polizia mettono in comune le risorse per scovare la coppia di rapinatori, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Udine. Nel frattempo, il 21 maggio, alle 19.30, quindi intorno all'orario di chiusura, al supermercato Lidl di San Giovanni al Natisone il rapinatore si presenta con gli stessi abiti, ma stavolta è armato di pistola; è con l'arma in pugno che minaccia la cassiera e poi scappa con un bottino di quattromila euro. Infine, giovedì 24 maggio scorso, l'epilogo: forse attirati dal consistente bottino della volta, precedente la coppia di rapinatori decide di ripetere il colpo nuovamente al punto vendita Lidl di San Giovanni al Natisone; solo che stavolta si sono trovati di fronte i carabinieri e i poliziotti che li hanno bloccati e arrestati. Il rapinatore sempre con gli stessi abiti delle volte precedenti, era armato di una pistola che poi è risultata essere una scacciacani. Resta da chiarire adesso chi abbia rapinato un giovane addetto agli incassi che, sempre nei giorni scorsi, è stato avvicinato da due uomini mentre era fermo a uno stop, a Cervignano del Friuli; dopo averlo ferito al braccio con un coltello, il ragazzo è stato rapinato di circa diecimila euro.
Paola Treppo
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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