Racconti in viaggio a bordo dei bus per prevenire prepotenze e vandalismi

Venerdì 19 Gennaio 2018
Racconti in viaggio a bordo dei bus per prevenire prepotenze e vandalismi
L'INIZIATIVA
UDINE La battaglia anti-bulli e anti-vandali viaggia sui bus. La sua arma sono le parole: quelle dei racconti scritti dai ragazzi, inseriti in dei contenitori ad hoc sistemati in buona parte dei mezzi urbani della Saf accanto all'obliteratrice. Le prime storie che già hanno macinato i loro bravi chilometri a bordo degli autobus parlano dei volontari della mensa diocesana, di una buona azione sulla corriera che cambia colore alla giornata e dell'odissea di un ragazzo afghano, che si è anche aggrappato ai cassoni dei tir pur di raggiungere l'Italia. Una vita in viaggio, la sua. Ed è proprio così che si chiama il progetto, ideato dai ragazzi delle quinte del liceo economico sociale Percoto di Udine in un percorso di alternanza scuola-lavoro svolto insieme a Saf e Animaimpresa, con la collaborazione di Direweb, School raising e il supporto della Cassa di risparmio Fvg.
Come spiega Andrea De Colle di Animaimpresa l'obiettivo del progetto, frutto di «un'attività formativa di quasi 60 ore cui hanno partecipato una sessantina di studenti», era quello di «combattere il bullismo e promuovere i bus come luogo di integrazione», invitando i passeggeri non solo a leggere i racconti (pure su Facebook), ma anche a scriverli e inviarli per essere protagonisti dell'iniziativa. «Diventa un modo per dare voce alle persone che viaggiano sui mezzi pubblici e per promuoverne un uso più responsabile. L'iniziativa è partita solo da pochi giorni, ma siamo già stati contattati dalla scuola Montessori di Udine, che vorrebbe coinvolgere i suoi ragazzi in questo progetto». Ma non è finita, perché per il futuro gli studenti hanno in serbo anche altre idee, «soprattutto in chiave antivandalismo», che hanno sottoposto al vaglio di Saf. Fra queste, «una sorta di gara di disegno» fra i più piccoli.
Come spiega Lorenza Larese, responsabile marketing dell'azienda, «ci hanno presentato sei idee, molto brillanti e fantasiose, alcune delle quali, però, non fattibili. Abbiamo deciso di partire con questo progetto: per adesso ci sono una quindicina di racconti, ma man mano ne verranno aggiunti altri. Un altro progetto, che ci era molto piaciuto, prevede di coinvolgere i bambini della primaria. Pensiamo di attuarlo, magari a primavera. Visto che non abbiamo autobus dismessi da poter far dipingere ai bambini, l'idea è quella di trovare una soluzione adeguata e sostenibile, magari ricoprendo parte della carrozzeria con delle pellicole che possono essere disegnate e poi rimosse, oppure di fare la gara di pittura sui finestrini, con dei pennarelli cancellabili. Il progetto è ancora in fase di definizione».
L'idea alla base del percorso è quella di «responsabilizzare i ragazzi. È nel nostro interesse - conclude Larese - sensibilizzare i giovani a lottare contro il bullismo e il vandalismo. Il messaggio che vorremmo passasse è questo: il trasporto pubblico è di tutti, usiamolo bene».
Cdm
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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