Raccolta funghi, l'incognita dell'Uti

Venerdì 22 Febbraio 2019
Raccolta funghi, l'incognita dell'Uti
I PERMESSI
TRIESTE La Giunta regionale ha deciso di confermare l'applicazione delle tariffe minime per il rilascio dei permessi di raccolta funghi, un'attività che muove ogni anno veri e propri eserciti di appassionati anche in Friuli Venezia Giulia. Con una delibera approvata dal governo regionale su proposta dell'assessore alle Risorse agroalimentari e forestali Stefano Zannier, si stabilisce la conferma della tariffa di 70 euro per il rilascio del permesso annuale di raccolta sull'intero territorio del Fvg, mentre resta fissato a 25 euro il costo per il permesso relativo a ciascuna delle aree intercomunali stabilite dalla legge regionale che disciplina la materia, la numero 25 varata il 7 luglio 2017. Infine resta fissato a 5 euro il costo per il permesso giornaliero in un'area specifica fra quelle nelle quali la legge suddivide il territorio
I PAGAMENTI
I 70 euro per il permesso valido un anno in tutta la regione vanno versati sul conto corrente postale 85770709 intestato a Regione autonoma Friuli Venezia Giulia - Servizio di Tesoreria, con causale di pagamento cap. 747/E seguita dal codice fiscale della persona che intende conseguire il permesso. Gli altri tipi di permesso, invece, devono essere chiesti e pagati alle Unioni territoriali intercomunali, che peraltro l'attuale Amministrazione guidata dal presidente Massimiliano Fedriga intende riformare in favore di aree vaste. È pertanto probabile che a seguito di tale riforma, da varare quest'anno, anche alcuni aspetti delle norme sulla raccolta funghi debbano essere modificati.
I REQUISITI
Per ottenere il permesso annuale valido in tutto il Fvg, a norma di legge regionale, è necessario aver compiuto 16 anni e aver frequentato per almeno 12 ore un corso di formazione, da concludere con il superamento di una prova orale. Occorre dimostrare la conoscenza delle più comuni specie di funghi mangerecci e tossici presenti in regione, nonché elementi generali di ecologia fungina e tossicologia, norme, divieti e comportamenti inerenti la raccolta e il trasporto dei funghi e infine i principali criteri di conservazione e preparazione dei funghi.
CORSI ED ESAMI
I corsi vengono organizzati dalle Unioni intercomunali e dai Gruppi micologici aderenti alla Federazione regionale dei Gruppi micologici del Fvg. Almeno quattro ore dei corsi sono tenute da micologi autorizzati in base ai criteri ministeriali nazionali. L'esame finale viene invece predisposto dalla Regione: la domanda per sostenerlo va presentata entro il 31 maggio di ogni anno alla Direzione centrale Risorse agroalimentari e forestali, allegando l'attestato di frequenza del corso di preparazione. La Regione rilascia il permesso entro un mese dal superamento della prova. Non devono sostenere corso ed esame finale i micologi in possesso di attestato e i possessori di autorizzazione alla raccolta, comunque denominata, rilasciata in altre Regioni italiane previo superamento di un esame.
LE CARTE
Tutti gli altri devono farsi autorizzare dalla Regione, sia che optino per il permesso annuale su tutto il territorio del Fvg sia che, per converso, scelgano di raccogliere i funghi soltanto in un ambito territoriale. In entrambi i casi occorre portare con sé in bosco un documento valido d'identità, il permesso e la ricevuta di versamento dei soldi riferiti alla specifica attività prescelta. A non dover sostenere corso ed esame sono esclusivamente i non residenti nel Fvg che versino a una singola Unione e dunque per una specifica area una tariffa pari a 5 euro per permessi giornalieri. Tali permessi non possono superare il numero di dieci giorni all'anno.
I RESIDENTI
A non pagare nulla, invece, è il cittadino del Fvg che vada a raccogliere funghi sul territorio del proprio Comune di residenza, a condizione in ogni caso di essere in possesso dell'autorizzazione regionale alla raccolta e perciò di aver frequentato un corso e superato l'esame. Nessun vincolo e nessuna spesa, infine, come impone peraltro il buon senso, per i proprietari o conduttori o titolari di diritti reali su terreni per raccogliere funghi su tali aree: si tratta, infatti, di raccogliere funghi propri, sebbene la raccomandazione di fondo resta sempre quella di non consumare funghi in assenza delle necessarie conoscenze o di opportuni controlli da parte di esperti.
Maurizio Bait
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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