Quasi un milione per gli affitti

Lunedì 12 Novembre 2018
Quasi un milione per gli affitti
IL CASO
UDINE Quelli che costano di più, presi singolarmente, sono gli Uffici del Bilancio, con 217.515 euro l'anno, ma la spesa totale arriva quasi ad un milione: in 12 mesi, Palazzo D'Aronco spende 857.705 euro per gli affitti di 15 immobili, secondo i dati aggiornati a giugno di quest'anno. Alla cifra, da novembre, si aggiungono altri 40mila euro l'anno (per due anni) che copriranno la locazione di un magazzino da 800 metri quadrati in via Biella, che servirà principalmente come deposito di libri durante i lavori alla Biblioteca Civica Joppi. La voce maggiore è quella per gli uffici comunali, che nel complesso comporta una spesa di 364.392 euro l'anno: vi rientrano, come detto, quelli del bilancio (1.743 metri quadrati in via Savorgnana); quelli dei servizi educativi e sportivi (1.291 metri quadrati in viale Ungheria per 102.663 euro); e due sedi dei servizi sociali (187 metri quadrati in via Cussignacco per 13.137 euro e altri 463 metri quadrati in via Ermes di Colloredo per 31.076). Al secondo posto, come macrocategorie di edifici, ci sono le sedi di quattro scuole materne che pesano per 131.951 euro: sono la Centazzo (380 metri quadrati in via delle Scuole per 24.990 euro), quella di Laipacco (449 metri quadrati in via Monzambano per 24.383 euro), la scuola Sorelle Agazzi di via Petrarca (62.687 euro per 772 metri quadrati) e il Sacro Cuore di via Cividale (443 metri quadri per 19.890 euro). Ci sono poi l'affitto del Centro per l'impiego di viale Duodo (piano terra, primo e secondo per un totale di 116.023 euro, cui fino a qualche anno fa contribuiva anche la Provincia di Udine); due depositi che costano 108mila euro l'anno (quello dei Civici Musei e quello del Museo di Storia Naturale, da 54.007 euro l'uno) e il Centro diurno Micesio che pesa per 92.168 euro ogni 12 mesi. Infine, le due sedi di circoscrizione comportano una spesa complessiva di 45.156 euro, di cui circa 28mila per quella in via Chinotto e 17.136 per quella in via Piemonte. Certo, rispetto al 2013, quando il Comune pagava ben 1,9 milioni di euro l'anno in affitti, le cose sono molto migliorate (non ci sono più i costi per le sedi di uffici legati alla giustizia, come Tribunale, Procura, giudici di pace e relativi depositi, che ammontavano a 760mila euro), ma nel 2016, la spesa per locazioni era di quasi 100mila euro più bassa (774.453 euro), con due affitti in più di adesso (una sede del Museo di Storia Naturale da 53.680 euro in via Marangoni e 4 alloggi sociali in via Milazzo per 4.537 euro); d'altro canto, nel 2016 non c'era il Centro diurno Micesio. Gran parte dei canoni sono rimasti uguali, ad aumentare sono stati la sede della prima circoscrizione (che due anni fa costava 16345 euro l'anno e ora 28mila) e il Centro per l'impiego (in parte perché oggi è tutto a carico del Comune, in parte per la crescita dell'affitto del secondo piano, da 14mila a 26mila euro). Un aiuto a ridurre questa voce di spesa dovrebbe arrivare da Palazzo Belgrado: il sindaco Pietro Fontanini, infatti, aveva raggiunto un accordo con la Regione (diventata proprietaria dell'ex sede della Provincia), ottenendo la possibilità di spostare là un'ottantina di postazioni per i dipendenti comunali, con un risparmio, secondo le sue stime, di 300mila euro l'anno di affitti.
Alessia Pilotto
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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