RIQUALIFICAZIONE
UDINE C'è chi ha immaginato un canale attorno all'ellisse, chi ha proposto un arco d'ingresso e chi di rendere pedonale tutta l'area su cui affacciano il Conservatorio e il Santuario della Beata Vergine delle Grazie. Dei 34 progetti presentati al concorso d'idee su piazza Primo Maggio, però, nessuno è risultato vincitore. Ieri, si è tenuta la cerimonia di riconoscimento per i cinque finalisti (tre a pari merito e due segnalati). Si tratta dello studio presentato dallo spagnolo Josè Carlos Marinas, giudicato meritevole per l'estensione della parte pedonale (con il percorso veicolare spostato solo sul lato sud); di quello proposto dall'udinese Tommaso Michieli (assieme a Christian Zanatta, Davide Bortoluzzo e Roberto Zanini) per l'idea di creare un boschetto nella parte esterna; e di quello di Savio Rusin (con Alessandro e Livio Comuzzi) per le soluzioni proposte in merito al sagrato della Chiesa, il fronte edificato a sud e la relazione con il giardino Fortuna. Segnalati quelli del milanese Edoardo Colonna di Paliano e dell'udinese Isabella Moreale (assieme a Micol Brezigar, Nicola Vecchiutti e Alessandro Azzano). «Pur avendo dato spunti interessanti, nessuno dei proponenti ha consegnato una soluzione definitiva che risolvesse tutte le problematiche della piazza ha commentato Marco Disnan, presidente della commissione giudicatrice -. A questo punto, dovremo individuare un nuovo percorso, probabilmente conferire un incarico che raccolga le idee meritevoli». Per il vincitore c'erano in palio 13mila euro, che ora rimangono fermi in attesa di scoprire se, tecnicamente, possono essere divisi tra i progetti finalisti. «Volevamo completare l'operazione sul centro storico con piazza Primo maggio, che sicuramente è un nodo complesso ha commentato Giacomello -; con questo concorso di idee, comunque, può nascere una parte di Udine diversa. È la sfida e lo sprone per la prossima amministrazione». Tutti i progetti presentati saranno visibili in una mostra a Palazzo Morpurgo.
Alessia Pilotto
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA UDINE C'è chi ha immaginato un canale attorno all'ellisse, chi ha proposto un arco d'ingresso e chi di rendere pedonale tutta l'area su cui affacciano il Conservatorio e il Santuario della Beata Vergine delle Grazie. Dei 34 progetti presentati al concorso d'idee su piazza Primo Maggio, però, nessuno è risultato vincitore. Ieri, si è tenuta la cerimonia di riconoscimento per i cinque finalisti (tre a pari merito e due segnalati). Si tratta dello studio presentato dallo spagnolo Josè Carlos Marinas, giudicato meritevole per l'estensione della parte pedonale (con il percorso veicolare spostato solo sul lato sud); di quello proposto dall'udinese Tommaso Michieli (assieme a Christian Zanatta, Davide Bortoluzzo e Roberto Zanini) per l'idea di creare un boschetto nella parte esterna; e di quello di Savio Rusin (con Alessandro e Livio Comuzzi) per le soluzioni proposte in merito al sagrato della Chiesa, il fronte edificato a sud e la relazione con il giardino Fortuna. Segnalati quelli del milanese Edoardo Colonna di Paliano e dell'udinese Isabella Moreale (assieme a Micol Brezigar, Nicola Vecchiutti e Alessandro Azzano). «Pur avendo dato spunti interessanti, nessuno dei proponenti ha consegnato una soluzione definitiva che risolvesse tutte le problematiche della piazza ha commentato Marco Disnan, presidente della commissione giudicatrice -. A questo punto, dovremo individuare un nuovo percorso, probabilmente conferire un incarico che raccolga le idee meritevoli». Per il vincitore c'erano in palio 13mila euro, che ora rimangono fermi in attesa di scoprire se, tecnicamente, possono essere divisi tra i progetti finalisti. «Volevamo completare l'operazione sul centro storico con piazza Primo maggio, che sicuramente è un nodo complesso ha commentato Giacomello -; con questo concorso di idee, comunque, può nascere una parte di Udine diversa. È la sfida e lo sprone per la prossima amministrazione». Tutti i progetti presentati saranno visibili in una mostra a Palazzo Morpurgo.
Alessia Pilotto
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