Pensioni, scontro a distanza Illy-Salvini

Martedì 20 Febbraio 2018
Pensioni, scontro a distanza Illy-Salvini
DUE VISIONI
TRIESTE «Da imprenditore non lo discuto, ma da politico uno che mi dice che il giorno dopo le elezioni cambia casacca e che la Fornero è la legge più bella del mondo, secondo me è uno che va curato. Non va votato ma curato, con tutto il rispetto». Parole forti quelle che il candidato premier della Lega Matteo Salvini ha usato ieri mattina a Trieste, prima tappa del suo tour elettorale in Friuli Venezia Giulia proseguito a Monfalcone, Udine, San Giorgio della Richinvelda e Pordenone, riferendosi alla candidatura indipendente al Senato di Riccardo Illy. «Uno può essere un bravo imprenditore ha aggiunto il leader del Carroccio ma un pessimo politico, in Friuli Venezia Giulia c'è gente che chiede chiarezza, lavoro e sicurezza».
Ma l'impostazione che già domenica, in un incontro pubblico a Cividale, aveva dato Illy alla questione pensionistica appariva diversa: «Propongo una flex retreat, ossia la possibilità che sia il cittadino a decidere quando andare in pensione, rinunciando a una piccola quota o continuando a lavorare e beneficiare della pensione più tardi».
OBIETTIVI
Ad accogliere Salvini decine di persone tra applausi, selfie e sgomitate per riuscire a stringergli la mano. «Il 5 marzo ci rivediamo da presidente del Consiglio e vediamo di completare il percorso facendo dimenticare i disastri in campo sanitario e lavorativo della giunta Serracchiani e dei suoi fantasmi e tagliando un po' delle poltrone inventate dal Pd per accontentare gli amici degli amici», assicura Salvini affiancato dal capogruppo alla Camera della Lega Massimiliano Fedriga che lo ha ringraziato dicendo: «Per tanti l'ambizione è avere il posto e non portare il cambiamento».
Sul nome del candidato presidente alle elezioni regionali del 29 aprile, Salvini ribadisce: «Di nomi giusti ce n'è più di uno ma sarà del centrodestra e sarà condiviso, come vinciamo a livello nazionale libereremo da questi cinque anni di disastri il Friuli Venezia Giulia, ma non fatemi fare nomi e cognomi perché io fino al 4 marzo metto anima e cuore per cercare di prendere in mano questo Paese». E poi rilancia: «Chi sceglie la Lega sceglie un'idea chiara su tutto: prima gli italiani e poi il resto del mondo. Non vedo l'ora di passare tra quindici giorni dalle parole ai fatti. Agli altri conclude lasceremo le chiacchiere e noi cominceremo a rimettere in moto questo Paese partendo dalla cancellazione della legge Fornero e dall'espulsione dei troppi clandestini che ci sono in giro».
POLIZIA ARMATA
Poi un plauso all'Amministrazione comunale di Trieste: «Ringrazio i leghisti che finalmente riusciranno a portare a casa un provvedimento di buon senso, da padri di famiglia per garantire un po' più di sicurezza ai triestini ovvero quello di permettere agli uomini e donne della Polizia locale di poter fare il lavoro, se serve anche armati, di giorno e soprattutto di notte. Con certi delinquenti non basta porgere una rosa», ha affermato il leader del Carroccio.
SELFIE CON VELO
«Matteo sei un grande». Un giovane di origini straniere, autodefinitosi «ragazzo immigrato di seconda generazione», ha sfidato il freddo pungente di Udine e la febbre alta per incontrarlo. Lo ha avvicinato in piazza Duomo e gli ha urlato «ho 39 di febbre ma sono venuto qui per te, sei un grande». Nonostante il vento gelido c'erano molti giovani ad applaudirlo. «Un'accoglienza calorosa nonostante il freschino», ha dichiarato Salvini facendo una battuta anche sul forte vento: «Il vento del cambiamento». In piazza San Giacomo, il candidato premier è stato avvicinato anche da una ragazza con il velo che gli ha chiesto di fare un selfie. Il leghista si è fermato e ha posato con la giovane che prima, su richiesta degli agenti, ha dovuto aprire la borsa per un controllo.
Elisabetta Batic
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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