«Omettevano di timbrare», medici chiamati a risarcire 38mila euro

Sabato 23 Febbraio 2019
«Omettevano di timbrare», medici chiamati a risarcire 38mila euro
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UDINE «Omettevano, forse anche per dimenticanza, di timbrare il badge al passaggio dal contesto lavorativo istituzionale a quello libero professionale, con un accumulo di ore da lavoro ordinario che hanno potuto utilizzare per adempiere all'obbligo di presenza minima mensile o per straordinario o recupero di debiti orari pregressi». A renderlo noto è stato ieri a Trieste il Procuratore regionale della Corte dei conti del Friuli Venezia Giulia Tiziana Spedicato riferendosi ai 16 inviti a dedurre inoltrati nel 2018 ad altrettanti dirigenti medici di un'Azienda ospedaliera della regione per contestare loro l'«indebito e irregolare accumulo di ore di lavoro». I medici hanno provveduto a risarcire il danno e i recuperi conseguiti sono stati pari a 38mila euro a cui si sono aggiunti quasi 11mila euro restituiti da medici incorsi nello stesso reato.
Sul fronte, invece, dell'assenteismo «abbiamo trattato fattispecie datate anche attorno al 2012-2013 fino agli anni più recenti ha spiegato Spedicato gli inviti a dedurre hanno riguardato dipendenti della Soprintendenza archeologica, Belle Arti e Paesaggio del Friuli Venezia Giulia, del Comune di Trieste e della Regione». I recuperi ammontano a circa 40mila euro. Altri casi riguardano l'Aipa, che si occupa di affissioni pubbliche in circa 70 Comuni della regione, nei confronti della quale sono stati presentati atti di citazione per un danno patrimoniale di 200mila euro. Il procuratore regionale ha posto inoltre l'accento sul giro di false esportazioni attuato da società commerciali con la complicità di un dipendente di un'agenzia fiscale: alcune società produttrici di merci e società vettore facevano sì che venissero registrate esportazioni di merci in realtà destinate al mercato interno e talvolta addirittura inesistenti ottenendo un ingiusto vantaggio in termini di benefici legati al recupero dell'Iva con ingente danno per l'Amministrazione finanziaria. L'atto di citazione è stato emesso a gennaio di quest'anno per un importo pari a 3,4 milioni di euro. Tra le sentenze di condanna, da parte della Sezione giurisdizionale, quella nei confronti della società Morrone con sede a Zoppola e dei suoi amministratori e legali rappresentanti pro tempore al pagamento di 25.319 euro quale danno erariale causato alla Regione per conseguimento fraudolento di finanziamenti pubblici.
Una situazione del personale «al limite» che ha comunque portato a «risultati significativi in termini sia numerici che qualitativi» ha detto il presidente della Sezione giurisdizionale Paolo Simeon. In merito all'organico Simeon ha spiegato che «nel 2018 la Sezione ha operato con una dotazione di tre magistrati, il presidente e due consiglieri. Scarsa e insufficiente anche la dotazione del personale amministrativo che è di sole otto unità, due delle quali part time con una scopertura rispetto all'organico di diritto di circa il 43%». Secondo Simeon «il rafforzamento e ringiovanimento del personale pubblico è diventato una priorità di spesa indifferibile».
E.B.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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