Oltre cento telecamere in un clic

Mercoledì 25 Aprile 2018
SICUREZZA
UDINE Oltre un centinaio di telecamere sparse nelle vie e nelle piazze di Udine e dei comuni dell'hinterland visibili in un colpo d'occhio. O meglio, in un clic, all'interno di un'unica centrale operativa. Un corpo e una testa sola a comandare su una miriade di occhi elettronici chiamati a vigilare sulla sicurezza.
TELECAMERE
È questo il futuro, come lo dipinge il presidente dell'Uti Friuli Centrale, Gianluca Maiarelli. «Abbiamo appena chiuso un appalto per la gestione unitaria delle telecamere di tutti i comuni dell'Uti. Un soggetto esterno unico si occuperà della manutenzione, mentre prima ogni Comune aveva una sua gestione». Saranno interessate 118 telecamere di videosorveglianza (66 di Udine, 11 di Tavagnacco, 15 di Pozzuolo, 26 di Campoformido) e 14 di lettura targhe (5 a Udine, 1 a Tavagnacco, 2 a Pozzuolo e 6 a Campoformido). Pradamano, che ne ha 7, invece, ha ancora attivo un contratto in condominio con Pavia di Udine, come spiega il sindaco Mossenta. Ma questo è solo il primo passo di un piano ben più ambizioso. «Alcune telecamere, posizionate in passato - dice Maiarelli - non funzionavano e sono state ripristinate. L'obiettivo è avere una rete in modo che le immagini riprese da tutte le telecamere dell'Uti arrivino alla centrale operativa, mentre oggi ciascun Comune si guarda le sue». I tempi? «Per la centralizzazione, aspettiamo il potenziamento della banda larga Hermes. Insiel dice che ci vorranno 2-3 mesi». Intanto, l'Uti si doterà di nuovi occhi elettronici: nel patto territoriale appena siglato con la Regione ci sono anche, per il 2018, 80mila euro proprio per potenziare la videosorveglianza che, per a una stima spannometrica, potrebbe tradursi in oltre una ventina di nuove telecamere.
IL PIANO
Ma c'è molto di più, ovviamente, nel patto con la Regione, che prevede un totale di 15,701 milioni fra risorse regionali e cofinanziamento nel triennio (il cofinanziamento complessivo ammonta a 773.052 euro). I fondi regionali saranno 5,830 milioni quest'anno, 5,098 nel 2019 e 4 milioni nel 2020. Fra le poste più consistenti, i 5,3 milioni complessivi per la sistematizzazione delle strutture scolastiche secondarie, ma anche gli 1,1 milioni per la riqualificazione della Tresemane (quest'anno la progettazione e nel 2020 previsto il primo lotto) e quelli per interventi legati all'ippovia del Cormor (620mila euro per la sistemazione della viabilità di collegamento con Tricesimo, 1 milione per il completamento dell'ippovia su Pozzuolo e Campoformido). Diverse opere riguardano la mobilità a due ruote: i percorsi ciclabili Udine-Campoformido (1 milione nel triennio), Cormor-Torre (una ciclopedonale da 500mila euro), Udine-Cargnacco-Ziu (1,3 milioni), oltre ai collegamenti a due ruote fra la ciclovia Alpe Adria e i centri di Pradamano e Lovaria (450mila euro). Oltre 734mila euro serviranno all'accordo di programma e al recupero dell'ex Caserma Piave a Udine. Previsti pure il completamento del teatro di Tavagnacco (700mila euro) e il recupero dell'ex scuola XXX Ottobre di Pozzuolo (800mila euro). Lo studio di fattibilità per realizzare una rete di teleriscaldamento per la cablatura di Udine sfruttando le potenze termiche oggi disperse dall'Abs richiederà 103mila euro.
I PROGETTI
Con 210mila euro si punta a collegare tutti i municipi e le scuole con la rete telematica in fibra per creare una rete telefonica Voip. «È già così a Tavagnacco e Udine - spiega Maiarelli -. In questo modo, non ci sarebbero più spese telefoniche». Finanziati tutta una serie di piani e progetti sovracomunali, dal masterplan del tpl e della ciclabilità a quello dell'energia, dai servizi all'illuminazione. Previsto anche un sistema di marketing territoriale unitario, che partorirà anche una segnaletica turistica ad hoc nel 2019. «Il turismo è un tema per eccellenza di area vasta. Nel portale delle associazioni saranno visibili le attività svolte sul territorio».
Camilla De Mori
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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