Notte di terrore a Lignano, risentita la vittima

Sabato 6 Ottobre 2018
LA VICENDA
UDINE Lo studente padovano vittima della violenta aggressione subita sull'arenile di Lignano Sabbiadoro l'estate scorsa ha rivissuto ieri pomeriggio gli attimi di quella notte del 15 luglio. Lo ha fatto negli uffici della Questura di viale Venezia, dove è stato ascoltato nuovamente dalla Polizia su delega della Procura dei minori che ha aperto una indagine nei confronti dei suoi due presunti aggressori. Ascoltato dal personale della Squadra Mobile, il ragazzo è stato chiamato a fornire alcune precisazioni e chiarimenti sui suoi ricordi di quanto accaduto quella notte, ricostruendo i dettagli e precisando il ruolo dei due sedicenni friulani, a completamento della denuncia sporta una decina di giorni dopo l'aggressione. Il giovane, che a seguito del pestaggio aveva riportato diversi traumi al volto e al timpano ed era stato costretto anche a subire un intervento chirurgico, è arrivato a Udine accompagnato dal proprio legale, l'avvocato Relmi Rizzato. Le ferite fisiche subite quella notte stanno fortunatamente guarendo. Per lui sarà più difficile rimarginare quelle psicologiche, lasciate non solo dalle botte ma anche dal video che riprendeva parte del pestaggio. Una ventina di secondi di filmato particolarmente duro, circolato via whatsapp di cellulare in cellulare e finito poi anche nelle mani della Polizia. Pare che quella notte la vittima, nel frattempo diventata maggiorenne, non si fosse neppure reso conto di essere stato filmato. Avrebbe scoperto l'esistenza del video solo una decina di giorni dopo quando era stato contattato dalla Squadra Mobile di Udine, diretta dal vicequestore aggiunto Massimiliano Ortolan. I due studenti friulani sospettati dell'aggressione, due sedicenni che frequentano due superiori cittadine e che risiedono in provincia di Udine, sono stati segnalati alla Procura dei minori per le ipotesi di rapina e lesioni.
e.v.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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