«Nessun centro profughi a Interneppo, il vento è cambiato»

Martedì 17 Luglio 2018
MIGRANTI
BORDANO A Interneppo non ci sarà un centro di accoglienza per migranti. L'impegno in tal senso è arrivato in modo corale da diversi esponenti della maggioranza che governa la Regione, che hanno rassicurato i cittadini della zona, preoccupati per l'idea che in una frazione di 120 abitanti possano arrivare dai 10 ai 30 richiedenti asilo.
«Il vento è cambiato in tema di immigrazione, sia a livello nazionale sia regionale: Interneppo non sarà il primo Centro di accoglienza straordinaria (Cas) dell'era Fedriga». È questo il tenore delle dichiarazioni arrivate da diversi esponenti della politica regionale, a partire dal vicepresidente del Consiglio, Stefano Mazzolini, con l'assessore Barbara Zilli e il capogruppo della Lega nell'assemblea regionale, Mauro Bordin, a cui si uniscono i colleghi Danilo Slokar, Maddalena Spagnolo e Leonardo Barberio, nonché del forzista Piero Mauro Zanin.
I referenti del comitato spontaneo di Bordano e della frazione di Interneppo - 120 abitanti e una sola struttura alberghiera che dovrebbe ospitare dai 10 ai 30 richiedenti asilo - hanno ricevuto forti rassicurazioni sul fatto che difficilmente le loro comunità saranno interessate dall'arrivo di richiedenti asilo. A tal proposito, Mazzolini afferma che «è sempre importante sostenere chi sceglie questo tipo di protesta, soprattutto perché è anche grazie a questa iniziativa che, fino ad oggi, sono stati messi dei freni a un'accoglienza dannosa per il territorio. Fortunatamente - chiosa il consigliere - il vento in Italia e in Friuli Venezia Giulia sta cambiando e l'accoglienza, nella nostra regione, è praticamente terminata». Anche il capogruppo leghista Bordin ha precisato che «la nostra linea in materia di immigrazione è molto chiara, per questo ritengo che né a Bordano né a Interneppo debbano arrivare dei richiedenti asilo. Grazie al Governo nazionale e regionale, la linea è quella di bloccare ulteriori arrivi e di verificare preliminarmente all'accoglienza, lo status di profugo dei migranti. Come prima cosa dobbiamo governare il fenomeno e su questo il nostro impegno è massimo». Della medesima linea anche gli altri tre consiglieri della Lega e l'assessore Zilli, che pongono l'accento sul fatto che laddove i cittadini si sono fatti sentire e hanno protestato contro l'arrivo di richiedenti asilo, poi sono riusciti a ottenere ottimi risultati.
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