Multe nella Ztl «I furbetti le pagheranno»

Domenica 19 Agosto 2018
IL PREFETTO
UDINE Nel caos della questione multe in Ztl un fatto è certo, «i furbetti pagheranno». Lo assicura il vicesindaco Loris Michelini, in attesa che arrivino le prime indicazioni da parte del prefetto. Tra le soluzioni prospettate si profila anche la sospensione in autotutela, tanto per i cittadini non correttamente e tempestivamente informati, quanto per coloro che hanno tentato di fare una registrazione telefonica, salvo poi non portarla a buon fine, «perché bisogna attendere almeno 10 minuti per registrazione» spiega Michelini e i tempi tecnici non rispettati hanno fatto fioccare una raffica di ulteriori sanzioni. Si dovranno stabilire i criteri, insomma, in base ai quali chi dovrà pagare o no, un lavoro imponente sulle oltre 30.000 violazioni oggetto di accertamento per accesso non autorizzato alla Zona a traffico limitato. Alcune pratiche sono già giunte al rush finale, con l'annullamento delle sanzioni, mentre il tavolo tecnico, nato su richiesta di Confcommercio e Consumatori attivi, è al lavoro con tempi stretti per evitare la scadenza dei termini, per presentare i ricorsi al giudice di pace o al prefetto, andando così a intasare i due organismi statali. Il termine, è bene ricordare, scade il 3 settembre; mancano dunque pochi giorni per sbloccare la situazione, ma per quanto la richiesta da parte di Confcommercio, Consumatori Attivi e Codacons sia quella di arrivare all'annullamento d'ufficio delle sanzioni, non per tutti sarà possibile applicare la sospensione in autotutela. Le telecamere intelligenti erano state installate proprio per far rigare dritti i cosiddetti furbetti della Ztl, ovvero chi, in barba alle regole, transitava tranquillamente senza permesso, distinguendoli da quelli non sporadici, di tanti turisti stranieri che forse faticavano a comprendere il cartello, posizionato ben in evidenza, con il divieto d'accesso senza permesso. In questo caso, però, ci vorrebbe una notifica internazionale, un iter burocratico non certo snello, quantomeno non in mezzo al caos di oltre 30.000 sanzioni. La difficoltà a notificare gli atti ai turisti stranieri però, non coglie impreparato solo il Comune di Udine, ma riguarda numerose amministrazioni, tanto che alcuni Comuni hanno deciso di affidare l'incarico a società specializzate in recupero crediti.
L.Z.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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