Morte in carcere, oggi la verità dall'esame autoptico

Lunedì 18 Marzo 2019
È stata affidata all'anatomo patologo Sandro Sulfaro l'autopsia disposta dal pm Federico Facchin per far chiarezza sulle cause del decesso di Gianmario Bonivento, mancato nel sonno mentre era detenuto nel carcere di Pordenone. Sarà eseguita questa mattina all'ospedale di Pordenone. Bonivento, 63 anni, cardiopatico e diabetico, è morto la notte tra giovedì e venerdì. Il medico legale Giovanni Del Ben, che aveva esaminato la salma, ha ricondotto il decesso a cause naturali, ma soltanto accertamenti più approfonditi potranno stabilire eventuali profili di colpa medica. Da parte della Procura vi è la massima attenzione. Durante la detenzione l'uomo aveva avuto un malore, era stato portato in pronto soccorso, trattenuto e poi rimandato in carcere. Il medico della casa circondariale, Giovanni Capovilla, che ha ricevuto un avviso di garanzia affinchè potesse difendersi sin dalla prima fase dell'indagine, aveva segnalato al Tribunale di sorveglianza che le condizioni di salute del 63enne non erano compatibili con il regime carcerario. Cartella clinica e cartella sanitaria del carcere sono state sequestrate per ricostruire lo stato di salute del 63enne, che era anche invalido al 100 per cento, e l'evoluzione delle sue patologie.
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