Molestie e violenza, alleanza fra imprese e sindacati

Sabato 13 Gennaio 2018
Molestie e violenza, alleanza fra imprese e sindacati
L'ACCORDO
UDINE Un nutrito tavolo, che ha visto uniti sindacati e categorie, ha portato ieri alla firma di un protocollo regionale che recepisce e dà attuazione all'Accordo quadro europeo sulle molestie e le violenze nei luoghi di lavoro. Cgil, Cisl e Uil con le centrali cooperative (Confcooperative, Legacoop, Agci) e le associazioni agricole (Confagricoltura, Coldiretti, Cia) si sono date l'obiettivo di tutelare le lavoratrici da qualsiasi forma di molestia, un fenomeno che, stando ai numeri, è alquanto diffuso.
«Alcuni di questi casi sono finiti con un licenziamento», ha fatto notare Roberta Nunin, consigliera di parità della Regione che supervisiona l'accordo e che due giorni fa lo ha anticipato a Roma in sede nazionale. E' una firma che si attendeva dal 2007.
I DATI SULLE MOLESTIE
Quasi un lavoratrice su 10, secondo la più recente indagine Istat, svolta nel 2016 e illustrata alla Camera nel settembre 2017, ha subito ricatti o molestie sessuali sul posto di lavoro. Ma solo una vittima su 5, sempre secondo l'Istat, ha trovato la forza per raccontarlo, nella maggior parte dei casi amici o colleghi, e quasi nessuna (meno dell'1%) ha denunciato alle forze dell'ordine quanto subito. Da questa situazione è nato il duplice accordo per contrastare le violenze e le molestie nei luoghi di lavoro in quanto lesive non soltanto della dignità e dei diritti, ma anche della salute, della sicurezza e dei rapporti socio-economici.
UNA PRIMA ITALIANA
Il protocollo è il primo a livello nazionale nell'ambito dell'agricoltura e tra i primi nella cooperazione e intende promuovere nelle aziende azioni volte a incoraggiare comportamenti coerenti con le finalità di tutela della dignità delle donne e degli uomini nell'ambiente di lavoro, non escludendo la possibilità di adottare misure organizzative ritenute di volta in volta utili alla cessazione immediata dei comportamenti molesti tra le quali anche il trasferimento in via temporanea, compatibilmente con le esigenze organizzative aziendali e nel rispetto delle disposizioni contrattuali. Le parti firmatarie si impegnano inoltre a «responsabilizzare le aziende affinché provvedano a tutelare lavoratrici e lavoratori da qualsiasi forma indiretta di ritorsione o penalizzazione e a vigilare sulla effettiva cessazione dei comportamenti molesti».
Tra le azioni previste c'è anche un monitoraggio dell'accordo, da svolgere con cadenza almeno annuale. «Un ambiente di lavoro sereno è interesse sia dei lavoratori sia dei datori di lavoro», ha commentato a margine della firma il presidente di Confagricoltura, Claudio Cressati, mentre i segretari regionali Orietta Olivo (Cgil), Alberto Monticco (Cisl) e Magda Gruarin (Uil) hanno convenuto che questo accordo è il segno di una consapevolezza e di una sensibilità finalmente condivise su un fenomeno il cui peso è stato finora ampiamente sottovalutato. E c'è chi, come il presidente di Legacoop Enzo Gasparutti, vede il protocollo come un punto di partenza.
Lisa Zancaner
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci