«Metterò al centro del mio progetto il lavoro e la piccola e media impresa»

Domenica 18 Marzo 2018
«Metterò al centro del mio progetto il lavoro e la piccola e media impresa»
L'INTERVISTA
UDINE «Una serenità olimpica» e un'idea madre per il prossimo governo della Regione, cioè «Pmi e lavoro al centro». Si unirà ai tre temi cui «bisognerà pur por mano», ovvero «Uti, sanità e macchina amministrativa».
È il Renzo Tondo che si palesa ormai a sera fatta, a 24 ore dalla sua designazione a candidato alla presidenza dell'Fvg per il Centrodestra. Leader in regione di Autonomia responsabile, è stato chiamato venerdì da Silvio Berlusconi per assumere un compito per il quale ha avuto poi il via libera di Ln e Fdi. Una giornata, si dice, di tensioni e mugugni tra i militanti dei partiti della coalizione per la sua designazione.
- Addirittura Progetto Fvg minaccia di correre in autonomia. Preoccupato?
«Per nulla. Non è un problema mio. Non ho chiesto di candidarmi. Sono qui non per ambizione, ma come unica soluzione che è stata condivisa. Perciò non capisco. Tuttavia, i partiti e Progetto Fvg facciano quel che credono. I mal di pancia non mi riguardano».
- Quali sono le priorità programmatiche attorno alle quali intende unire le forze della coalizione?
«Premesso che ho saputo alle 20 di ieri sera (venerdì per chi legge, ndr) della candidatura, ora sto lavorando per chiudere entro lunedì le liste di Autonomia responsabile. In parallelo comincerò a mettere mano al programma. Ci sono comunque alcune idee chiave che ho in mente».
- L'azione che caratterizzerà il suo governo, se vincerà il 29 aprile?
«Piccole e medie industrie e lavoro al centro, per i quali applicare una robusta politica di defiscalizzazione, in virtù di una profonda trasformazione della logica contributiva. Una partita sulla quale la Regione attualmente investe 150-180 milioni propri, cui si aggiungono i fondi europei. Ebbene, l'idea è di eliminare bandi e concorsi per ottenere contributi e agire invece all'origine, defiscalizzando».
- Sanità ed Enti locali sono state le aree su cui si sono concentrate le critiche al Governo di Debora Serracchiani. Ci metterà mano e, se sì, come?
«Uti, sanità e macchina amministrativa saranno gli altri tre capitoli su cui necessariamente si dovrà intervenire».
- Manca un mese e mezzo alle elezioni, non è certo il vincitore eppure è già partito il toto nomi per il possibile vice di Tondo. Chi sarà?
«La questione non è di competenza mia, essendo stato chiamato in questo ruolo ed essendo espressione diretta dei partiti maggiori. Se dovessi, direi un esponente del soggetto politico che prenderà più voti».
- Protagonista di questa corsa accidentata per l'individuazione del candidato presidente è stato anche il suo ex assessore alle Infrastrutture e attuale capogruppo in Consiglio regionale, Riccardo Riccardi. Per lui la designazione alla carica addirittura da parte di Berlusconi e poi la costrizione a un passo indietro di fronte al «no» della Lega. Con lei presidente potrebbe restare sulla scena?
«Gli ho telefonato e abbiamo avuto una cordiale conversazione. Gli ho detto di non rispondermi subito, ma che sappia che se dovessi vincere lo chiamerò a far parte della mia Giunta da consigliere o da esterno. Le sue competenze e capacità sono una risorsa per la regione che non vanno perse».
an.la.
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