Mensa dei poveri, oltre centomila pasti

Lunedì 20 Novembre 2017
Mensa dei poveri, oltre centomila pasti
SOCIALE
UDINE Un contributo annuo di 78mila euro per un totale di 234mila euro nel triennio 2017-2019: è quanto prevede la delibera approvata nei giorni scorsi dalla giunta Honsell, che definisce la convenzione con il Centro Caritas dell'Arcidiocesi di Udine.
INTESA
I fondi serviranno a coprire, almeno in parte, diverse voci di uscita, tra cui i costi del personale e i rimborsi spese per i volontari, nonché l'approvvigionamento di beni e quote delle spese di funzionamento delle diverse attività. L'amministrazione comunale ha stabilito il contributo (coperto dal bilancio pluriennale tra gli interventi di inclusione sociale) riconoscendo alla Caritas la capacità di fornire risposte tempestive alle situazioni di disagio: attraverso i suoi vari strumenti, infatti, la Caritas nel 2016 ha aiutato in viarie forme almeno 1.700 persone, senza contare quelle che hanno usufruito dei pasti offerti dalla mensa diocesana.
SERVIZI
I servizi ideati dalla Caritas sono diversi e coprono molteplici necessità, dai rifugi notturni ai centri di ascolto, dalla preparazione dei pasti al microcredito. Partendo dalla mensa, ad esempio, La gracie di diu, che dispone di 52 posti a sedere, raccoglie gli alimenti e li prepara grazie al lavoro di circa 180 volontari e 9 dipendenti (tra cui cuochi e operatori sociali); nel 2016 ha offerto 100.400 pasti al servizio mensa e 8.395 alle persone accolte all'asilo notturno, con una media di 237 al giorno (176 a pranzo e 98 a cena), e per il prossimo triennio si prevedono numeri che variano tra i 100mila e i 120mila pasti annuali. L'asilo notturno Il Fogolar invece conta oggi 20 posti letto per uomini e 3 per donne e offre accoglienza a persone con dipendenze, con disagio mentale, ex detenuti e richiedenti asilo: ogni anno, registra più di 100 accessi (per i prossimi tre anni si stimano tra i 110 e i 150); nel 2016 ha accolto 139 persone, di cui 64 vivevano per strada. Il 69% è composto da stranieri, in particolare da Romania, Pakistan, Afganistan e Marocco, e il 31% da italiani, provenienti dalla provincia di Udine, ma anche da Caserta, Treviso e Trieste; tra l'altro, i dati indicano che, se tra i 18 e i 40 anni la maggioranza è straniera, sopra i 41 c'è equilibrio tra stranieri e italiani.
EMERGENZA
C'è poi il ricovero notturno invernale di emergenza, che tra 2015 e 2016 ha offerto riparo a 1.400 persone (soprattutto richiedenti asilo) mentre tra il novembre del 2016 e l'aprile 2017 a 359 (soprattutto richiedenti asilo o protezione umanitaria che avevano terminato i percorsi di accoglienza senza riuscire a trovare casa e lavoro).
CENTRO DI ASCOLTO
Il Centro di ascolto diocesano, invece, aiuta tra le 700 e le 1.100 persone l'anno; nel 2016 vi si sono rivolte 770 persone (di cui 414 nuovi utenti), in prevalenza maschi (60%); tra il 2015 e il 2016, nonostante il calo dell'utenza, è aumentata proporzionalmente quella italiana, passata da 22 al 26%. Infine, l'attività di microcredito, con Bcc e Banca di Cividale, e micro contribuzione a fondo perduto: riguardo alla prima, dal 2010 sono stati erogati prestiti per un valore totale di 479mila euro di cui 65.400 nel 2016 (accolte 23 richieste su 32); per quanto riguarda la seconda, invece, nel 2016 ne hanno usufruito circa 400 persone per 30mila euro di aiuti economici (pagamento utenze, affitto, vitto, scolarizzazione).
Alessia Pilotto
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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