MAXI OPERA
UDINE Avanti tutta per i lavori dello stadio 2.0, che promettono di

Venerdì 15 Dicembre 2017
MAXI OPERA UDINE Avanti tutta per i lavori dello stadio 2.0, che promettono di
MAXI OPERA
UDINE Avanti tutta per i lavori dello stadio 2.0, che promettono di cambiare volto al Friuli, perché - almeno nelle intenzioni dell'Udinese - sia vissuto e frequentato 365 giorni all'anno. Ieri, la conferenza dei servizi preliminare ha dato un parere positivo, con alcune indicazioni. «Indicazioni tecniche cui ci atterremo», fa sapere l'Udinese, che incassa con soddisfazione quello che considera «un primo importante via libera». Ora, secondo l'iter fissato dalla legge Delrio, scatta il passaggio in consiglio comunale, che potrebbe avvenire a breve e, se l'esito sarà positivo, si aprirà la terza fase con la convocazione della conferenza dei servizi decisoria.
IL SINDACO
Ieri tutti gli interlocutori interessati, dalla Regione alla Questura, dalla Prefettura alla Soprintendenza alla Camera di commercio, si sono ritrovati in municipio per esaminare il progetto della società bianconera, che riguarda circa 17mila metri quadri ancora al grezzo (l'80 per cento dei quali al primo livello interrato dello stadio). Scarno il commento del sindaco Furio Honsell: «La conferenza dei servizi ha dato esito positivo. Tutti i soggetti pubblici che erano presenti hanno, infatti, espresso parere favorevole con qualche osservazione solo per la terza fase del progetto. Ora possiamo quindi portare in consiglio comunale questa proposta per vagliarla e votarla. In poche parole, dunque, semaforo verde». La speranza del sindaco è di convocare l'assemblea (l'aula sarà chiamata ad esprimersi sulla pubblica utilità del piano) al più presto, a ridosso delle festività, «spero già a dicembre».
LA REGIONE
«Abbiamo espresso - chiarisce la dirigente regionale Magda Uliana - un parere favorevole senza condizioni, ma abbiamo dato delle indicazioni per quanto riguarda la prosecuzione del progetto definitivo dello stadio. Abbiamo predisposto un'istruttoria piuttosto ampia fornendo delle indicazioni relativamente a degli elementi che dovranno essere presenti nel progetto definitivo, in particolare per quanto riguarda gli aspetti viabilistici, legati alla sostenibilità e, per esempio, alla quantificazione dei parcheggi, ma anche alla delimitazione e alla definizione di problematiche di natura urbanistica». Il progetto, quindi, dovrà tenere conto di queste indicazioni. «Non a caso è stato previsto - prosegue Uliana - che ci sarà un tavolo tecnico in cui ci si confronterà stabilmente per addivenire a un piano definitivo che tenga conto di tutti gli aspetti, sia quelli urbanistici sia quelli legati alla viabilità. Per esempio, visto che sono previste più funzioni, anche la definizione dei parcheggi dev'essere coerente. Il nostro parere è stato favorevole come quello delle altre amministrazioni. Tutti hanno richiesto l'opportunità di tale tavolo tecnico che accompagni la progettazione definitiva». In conferenza ieri, fra gli altri, c'era anche il comandante dei vigili del fuoco Alberto Maiolo, affiancato dall'ingegner Sergio Benedetti. Il comando fa sapere di aver dato parere favorevole all'ammissibilità del progetto, in attesa di vedere il piano definitivo. Per il Coni c'era il consulente Gianni Rossetti, che ha sottolineato come l'ente sia «favorevole a tutte le attività di relazione che si possono inserire all'interno dello stadio. Seguendo la politica nazionale del Coni, questi impianti devono essere fruibili 365 giorni all'anno e non solo per le partite. Siamo quindi favorevoli ad aumentare il numero di funzioni ospitate. La percentuale di aree commerciali prevista è abbastanza irrilevante rispetto a tutte le altre».
L'UDINESE
Di «semaforo verde», come lo definisce il sindaco, parla anche il direttore amministrativo dell'Udinese Alberto Rigotto. «Una delle indicazioni di programmazione date dalla Regione riguarda gli strumenti urbanistici, un'altra i parcheggi, perché il numero dovrà essere compatibile con le attività previste». Ma questo, secondo lui, non rappresenta un problema, visto che «abbiamo già 4mila posteggi». I prossimi passaggi? «Adesso attendiamo che il consiglio comunale, che è sovrano, si esprima sulla pubblica utilità del progetto. La seduta, a quanto ci hanno detto in Comune, potrebbe tenersi già il 22 dicembre». E se sarà un altro «semaforo verde», per citare le sue parole, «dovremo elaborare il progetto definitivo da portare alla conferenza dei servizi decisoria. Il definitivo terrà conto delle indicazioni ricevute e sarà affidato all'ingegner Costantini dello studio Archest». I tempi di redazione del piano? «Dipenderanno dal mercato, anche se tecnicamente potrebbero bastare un paio di mesi per il progetto definitivo. Per alcune attività che abbiamo immaginato, dobbiamo individuare chi entrerà in squadra con noi. Avevamo bisogno del passaggio nella conferenza dei servizi preliminare per iniziare a coinvolgere i possibili investitori. Adesso che la commissione ha dato l'ok, procederemo: dobbiamo capire chi farà le cose con noi. Abbiamo già dei contatti e speriamo si concretizzino».
Camilla De Mori
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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